Nella storia dell’umanità, le contese sorte tra gl’uomini, sfociate in guerre disastrose, è impossibile enumerarle tutte. E pur consultando le pagine della storia, sarà impossibile capire quante esse siano state, anche se alcuni storiografi ci hanno tramandato, minuziosamente quanto si è verificato nel corso di circa seimila anni della storia dell’uomo.
In questo contesto, l’uomo, non ha dimenticato di
tramandarci, neanche le contese che si venivano a creare nel vasto pantheon di
deità in cui credeva, e non furono poche, se si consulta specialmente la
mitologia Greca; dell’Egitto, oppure di altri popoli dell’antichità.
Anche le Sacre Scritture, ci parlano di una contesa
sorta tra le alte sfere celeste, e di battaglie, combattute e da combattere; il
cui vincitore sarà l’Iddio Altissimo e il Suo Figliuolo: Re de re, Signore dei
signori. Apocalisse: 19 / 16. Questa contesa, ebbe inizio al principio, della
storia dell’uomo, dopo che esso fu creato è posto da Dio nel giardino apposta
preparato per lui, l’Eden.
Iddio gli diede questo comandamento: ‘ Mangia pure
liberamente del frutto d’ogni albero del giardino; ma del frutto dell’albero
della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché, nel giorno che tu
ne mangerai, per certo morrai ‘. Genesi: 2 / 16 – 17. Ora l’uomo, perfetto
nella sua creazione, non aveva, la conoscenza del bene e del male, né,
l’esperienza, di ciò che è bene o male, né vi erano in lui passione
disordinate, da allontanarlo dal suo datore di vita. Perciò osservarne il
comandamento, non solo non sarebbe stato difficile, ma avrebbe acquistato dei
meriti presso Dio, è compreso la sua dipendenza, dal suo creatore. L’uomo per
far questo, aveva piena libertà d’arbitrio, Iddio non ne aveva fatto un automa,
ma un uomo cosciente e libero d’ogni azione. A questo, Iddio, gli diede un
tutore, un Cherubino dell’esercito celeste, creato innanzi nel tempo, perfetto,
come sono perfette tutte le opere di Dio; affinché lo guidasse. Matteo:5/48.
Perciò, come detto prima, essendo l’uomo privo di
passioni disordinate, il male non poteva venire che da fuori; e fu proprio ciò
che avvenne, fu ingannato dal suo tutore e protettore, che indusse prima la
donna con inganno a mangiare il frutto dell’albero proibito, e questa ne diede
a mangiare anche all’uomo, peccando insieme. In questo modo s’introdusse il
peccato nel mondo, e questo fu trasmesso per eredità su tutti gli uomini, e da
allora: Sappiamo che fino ad ora tutta
la creazione geme ed è in travaglio; non solo essa, ma anche noi, che abbiamo
le primizie dello Spirito, anche noi stessi gemiamo in noi medesimi, aspettando
l’adozione, la redenzione del nostro corpo. Romani:8 / 22 – 23. Ma perché, quel
cherubino protettore fece questo?
Quali furono i sentimenti disordinati che animarono
questo cherubino, tanto da indurre la prima coppia umana a disubbidire il
comandamento di Dio, e
inoltre allontanarsi lui stesso, dal suo Creatore,
aprendo con il suo stesso Dio, una contesa, è un solco profondo, che si
ripercuoterà sull’intero creato?
Eppure questo cherubino, era pieno di saviezza, e
metteva il suggello alla perfezione, era di una bellezza perfetta, era un
cherubino protettore dalle ali distese, e fu messo nell’Eden il giardino di
Dio, era coperto di ogni sorta di pietre preziose, stava sul monte santo di
Dio, è camminava in mezzo a pietre di fuoco. Questo, fu perfetto nelle sue vie,
fin dal giorno in cui fu creato, finché non fu trovata iniquità in lui, è quale
fu questa iniquità?
Il suo cuore si era fatto altero per la sua bellezza,
ed aveva corrotto la sua saviezza a motivo del suo splendore. Ezechiele: 28 /12
– 17.
Perciò diceva in cuor suo: “Io salirò in cielo,
eleverò il mio trono al disopra le stelle di Dio; io m’assiderò sul monte
dell’assemblea, nella parte estrema del settentrione; salirò sulle sommità delle
nubi, sarò simile all’Altissimo.
Isaia. 14 / 13 – 14. Questi pensieri, disordinati è
ambiziosi, crearono in questo cherubino perfetto la sete e bramosia del potere
assoluto, è di farsi simile all’Eterno, suo Creatore. E questo lo porterà alla
ribellione e a contendere all’Altissimo la supremazia; perciò sarà chiamato:
Satana = Avversario e Diavolo = Calunniatore; il principio del male
personificato e opposto a Dio. Il Corano dice: E il Diavolo fu ingrato al suo
Signore. Sura: XII / 27. l’ingratitudine di Satana verso l’Eterno Iddio, creò
un precedente nelle alte sfere celeste, invogliando altri figli di Dio a
ribellarsi, anche se per motivi diversi, causando così una ulteriore contesa,
tra Dio e i suoi Figliuoli spirituali = Angeli. Le Scritture ci parlano di
questa contesa, nella Genesi dicendo: Or quando gli uomini cominciarono a
moltiplicare sulla faccia della terra e furono loro nate delle figliuole,
avvenne che i figliuoli di Dio videro che le figliuole degli uomini erano
belle, e presero per moglie quelle che si scelsero fra tutte. E l’Eterno disse:
“Lo spirito mio non contenderà (1) per sempre con l’uomo; poiché, nel suo
traviamento, egli non è che carne; i suoi giorni saranno quindi
centovent’anni”. In quel tempo c’erano sulla terra i giganti, e ci furono anche
di poi, quando i figlioli di Dio si accostarono alle figliuole degli uomini, e
queste fecero loro de’ figliuoli. Essi sono gli uomini potenti che, fin dai
tempi antichi, sono stati famosi. Genesi: 6 / 1 – 4.
Questo testo ci dimostra come gli angeli, designati
come figli di Dio, hanno un connubio carnale, con le figlie degli uomini, e
dalla mescolanza delle due nature distinte e diverse, ci saranno sulla terra,
degl’ibridi, Nefilim = Giganti, uomini di notevole statura. Numeri: 13 / 32 –
33.
(1) Altre versioni riportano: non rimarrà per sempre
nell’uomo (NA) Il mio spirito non rimanga per sempre umiliato nell’uomo. (PA)
il mio spirito non durerà per sempre nell’uomo. (G)
L’Eterno Iddio, non fu contento dell’operato di questi
angeli, e sentenziò di porre fine a quel stato di cose, per mezzo del diluvio;
naturalmente gli angeli che commisero questa ignominia, non furono distrutti
per mezzo del diluvio, e si aggregarono a Satana il primo angelo ribelle,
operando con lui nell’iniquità. E Paolo dice in proposito: Poiché il
combattimento nostro non è contro sangue e carne, ma contro i principati,
contro le potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le
forze spirituali della malvagità, che sono né luoghi celesti. Perciò, prendete
la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e
dopo aver compiuto tutto il dover vostro, restare in piè. Efesini: 6 / 12 – 13.
In merito a questi angeli ribelli, c’è, un’altra
interpretazione, che dice che non erano angeli, ma bensì, uomini, ma di stirpe
diverse, discendenti di Seth, e discendenti di Caino. Certo, che spesse volte
la Scrittura parlando di figli di Dio, a volte si riferisce agli angeli e a
volte agli uomini, e questi testi lo dimostrano: Deuteronomio:14 / 1. Giobbe: 1
/ 6. Salmo: 82 / 1, 6. Giovanni: 10 / 34. Ma nel testo della Genesi si
riferisce agli angeli, perché specifica le due nature diverse, e questo è
confermato anche dalla letteratura è tradizione Ebraica. (I Manoscritti del Mar
morto: I Q gen. Apoc). Apocrifi della Genesi: II / 3 – 18. (D C) Documento di
Damasco II / 18 – 21.
(Apocrifi Dell’Antico Testamento) Giubilei: IV / 15.
Libro di Enoc parte II
Cap. VI – XI. E poiché Paolo dice: Che a loro furono
affidati gli oracoli di Dio. Romani: 3 / 2. Dobbiamo dedurre che il testo della
Genesi si tratti di angeli, che si ribellano a Dio, è questo è confermato
dall’apostolo Giuda che dice: Egli ha serbato in catene eterne, nelle tenebre,
per il giudicio del gran giorno, gli angeli che non serbarono la loro dignità
primiera, ma lasciarono la loro propria dimora. Giuda: 6. Questo testo di Giuda
toglie ogni dubbio, che questi che si ribellarono a Dio non fossero angeli, ma
uomini.
Questi angeli insieme a Satana, formarono l’impero
spirituale del male, e con i loro artifizi ingannevoli cercarono è cercano di
traviare l’uomo, è allontanarlo da Dio, come fece Satana loro capo, con la
prima coppia umana.
E con questo intendo malefico, avevano la faccia tosta
di presentarsi nell’assemblea di Dio, rinfacciando che loro erano in grado di
traviare l’uomo, che era stato fatto ad immagine di Dio, ed era il coronamento
della creazione. Genesi. 1 / 27- 31.
E le Scritture ci parlano di due casi, di questo
avvenimento; il primo caso lo troviamo nel secondo libro delle Cronache, che
dice; E Micaiah replicò: Perciò ascoltate la parola dell’Eterno. Io ho veduto
l’Eterno che sedeva sul suo trono, e tutto l’esercito celeste che gli stava a
destra e a sinistra. E l’Eterno disse: - Chi sedurrà Acab, re d’Israele,
affinché salga a Ramoth di Galaad e vi perisca? – E uno rispose in un modo e
l’altro in un altro. Allora si fece avanti uno spirito, il quale si presentò
dinnanzi all’Eterno, e disse: - Lo sedurrò io. – L’Eterno gli disse: - E come?
– Quegli rispose: - Io uscirò, e sarò spirito di menzogna in bocca a tutti i
suoi profeti. - L’Eterno gli disse: - Si, riuscirai a sedurlo; esci, e fa così.
- 2 Cronache: 18 / 18 – 21.
In questa descrizione antropomorfica di Micaiah, in
cui si unisce l’elemento umano al divino, prendendo forme ed azioni umane,
vediamo l’Eterno come un Re, attorniato dai suoi consiglieri, Principati,
Podestà, Cherubini, Serafini, Angeli, e tra questi si fa avanti uno spirito che
propone il male, e la menzogna, che Iddio permetterà per un preciso disegno sul
re Acab.
Un altro caso lo troviamo nel libro di Giobbe, che
dice: Or accade un giorno, che i figliuoli di Dio vennero a presentarsi davanti
all’Eterno, e Satana venne anch’egli in mezzo a loro. E l’Eterno disse a
Satana: Donde vieni? E Satana rispose all’Eterno: Dal percorre la terra e dal
passeggiar per essa. E l’Eterno disse a Satana: Hai notato il mio servo Giobbe?
Non ce n’è un altro sulla terra che come lui sia integro, retto, tema Iddio e
fugga il male.
E Satana rispose all’Eterno: E forse per nulla che
Giobbe tema Iddio? Non l’hai tu circondato d’un riparo, lui e la sua casa, e
tutto quel che possiede? Tu hai benedetto l’opera delle sue mani, e il suo
bestiame ricopre tutto il paese. Ma stendi un po’ la tua mano, tocca quanto
egli possiede, e vedrai se non ti rinnega in faccia. E l’Eterno disse a Satana:
ebbene! Tutto quel che possiede è in tuo potere; soltanto, non stendere la mano
sulla sua persona. E Satana si ritirò dalla presenza dell’Eterno. Giobbe: 1 / 7
– 12.
Satana opererà ogni sorta di mali, contro la famiglia
ed i beni di Giobbe, ma questo non rinnegherà Iddio. Perciò ritornerà di nuovo
presso l’Eterno, per aver mano libera sulla sua persona, e Iddio gli concederà
questa soddisfazione, ma gli dirà: Ebbene esso è in tuo potere; soltanto
rispetta la sua vita. Giobbe: 2 / 1 – 6. Satana continuerà la sua malefica
opera tentatrice contro Giobbe, e la moglie stesso gli dirà: Ancora stai saldo
nella tua integrità? Ma lascia stare Iddio, e muori! E Giobbe a lei: Tu parli
da donna insensata! Abbiamo accettato il bene dalla mano di Dio, e rifiuteremo
d’accettare il male? – In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra.
Gobbe: 2 / 8 – 10. Giobbe nulla sapeva della contesa
tra l’Eterno e Satana, ma la sua fede irremovibile nell’Eterno sarà d’esempio
per molti; e questi testi ci fanno comprendere, come nella contesa tra l’Eterno
è Satana, l’uomo e sotto mira dal maligno e dei suoi angeli, che si adoperano
per allontanare le creature dal Creatore.
Perciò Gesù, nell’insegnarci a pregare al Padre, ci
dice: Non ci esporre alla tentazione ma liberaci dal maligno. Matteo:6 / 13.
La preghiera, instaura il nostro rapporto con il padre
celeste, e ci tiene uniti a Lui, e fino a quando ci sarà questo rapporto;
Satana sarà impossibilitato ad avvicinarsi a noi. Perciò Gesù ci dice di
pregare, chiedendo di non entrare in tentazione.
La contesa tra l’Eterno Iddio è Satana il Diavolo, tra
il bene ed il male, porterà indubbiamente a delle battaglie, che si
combatteranno tra i due schieramenti; le forze del bene, composte da angeli rimasti
fedeli e fedeli figliuoli di Dio sulla terra, le forze del male, composte da
Satana, gli angeli ribelli, e quanti sarà riuscito a traviare sulla terra. Ma
l’esito finale, sarà la vittoria del bene sul male, è la distruzione di Satana.
La
Battaglia in cielo
Il capitolo
dodici del libro dell’Apocalisse, ci parla di una delle prime battaglie tra le
forze del bene, e quelle del male, e anche se ciò si verificò in cielo, il suo
esito vittorioso fu dovuto a quanto avvenne sulla terra.
La scrittura ci descrive l’avvenimento, avuto in
visione dall’Apostolo Giovanni nell’isola di Patmo, piccola isola vulcanica,
nel Mare Egeo, di circa 15,00 km. Di lunghezza, luogo di deportazione dei
criminali, dove fu esiliato dall’Imperatore Domiziano, Giovanni a cagione della
sua fedeltà e del suo zelo nella predicazione della parola di Dio.
Giovanni aveva circa 90 anni, ed era verso l’anno 95
dell’era volgare; e Giovanni stesso attesta dicendo: Io, Giovanni, vostro
fratello e partecipe con voi alla tribolazione, del regno e della costanza in
Gesù, ero nell’isola chiamata Patmo a motivo della parola di Dia e della
testimonianza di Gesù.
Apocalisse: 1 / 9. Giovanni ci descrive la battaglia
in cielo dicendo: Poi apparve un gran segno nel cielo; una donna rivestita del
sole con la luna sotto i piedi, e sul capo una corona di dodici stelle. Ella
era incinta, e gridava nelle doglie tormentose del parto. E apparve un altro
segno nel cielo; ed ecco un gran dragone rosso, che aveva sette teste e dieci corna
e sulle teste dieci diademi. E la sua coda trascinava la terza parte delle
stelle del cielo e le gettò sulla terra. E il dragone si fermò davanti alla
donna che stava per partorire, affin di divorarne il figliuolo, quando
l’avrebbe partorito.
Ed ella partorì un figliuolo maschio, che ha da
reggere tutte le nazioni con una verga di ferro; e il figliuolo di lei fu
rapito presso a Dio ed al suo trono.
E la donna fuggì nel deserto, dove ha un luogo
preparato da Dio affinché vi sia nutrita per mille duecentosessanta giorni.
E vi fu battaglia in cielo: Michele e i suoi angeli
combatterono col dragone, e il dragone e i suoi angeli combatterono, ma non
vinsero, e il luogo loro non fu più trovato nel cielo. E il gran dragone, il
serpente antico, che è chiamato Diavolo e Satana, il seduttore di tutto il
mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furono gettati gli
angeli suoi.
Ed udii una gran voce nel cielo che diceva: Ora è
venuta la salvezza e la potenza ed il regno dell’Iddio nostro, e la podestà del
suo Cristo, perché è stato gettato giù l’accusatore dei nostri fratelli, che li
accusava dinanzi all’Iddio nostro, giorno e notte. Ma essi l’hanno vinto a
cagion del sangue dell’Agnello e a cagion della parola della loro testimonianza;
e non hanno amato la loro vita, anzi l’hanno esposta alla morte.
Perciò rallegratevi, o cieli, e voi che abitate in
essi. Guai a voi, o terra, o mare! Perché il diavolo è disceso a voi con gran
furore, sapendo di non aver che breve tempo. E quando il dragone si vide
gettato sulla terra, perseguitò la donna che aveva partorito il figliuolo
maschio. Ma alla donna furono date le due ali della grande aquila affinché se
ne volasse nel deserto nel suo luogo, dove è nutrita un tempo dei tempi e la
metà d’un tempo, lungi dalla presenza del serpente. E il serpente gettò dalla
sua bocca, dietro alla donna, dell’acqua a guisa di fiume, per farla portar via
dalla fiumana. Ma la terra soccorse la donna; e la terra aprì la sua bocca e
inghiotti il fiume che il dragone aveva gettato fuori dalla propria bocca, E il
dragone si adirò contro la donna e andò a far guerra col rimanente della
progenie d’essa, che serba i comandamenti di Dio e ritiene la testimonianza di
Gesù. E si fermò sulla riva del mare. Apocalisse; 12 / 1 – 18.
Ora con l’aiuto del Signore Iddio, pregando che ci
aiuti con il Suo Santo Spirito, faremo un’esegesi completa di questo capitolo,
e della battaglia che qui ci è descritta; senza tralasciare alcuna ipotesi né
tralasciando le varie interpretazioni, che comunque mostrano spirito di
ricerca, e studio della parola di Dio. Per cui starà al lettore attento
studioso delle Scritture, valutare, quale di essa si avvicina alla più esatta
interpretazione. Diciamo questo, per dimostrare che; La Chiesa Cristiana Millenarista,
non pretende come alcuni, d’essere l’unica depositaria della verità, e che
apprezza lo studio e ricerca di altri fratelli pur non condividendone alcuni
orientamenti, sia essi Escatologici che Dogmatici.
I primi due versetti del capitolo in esame dicono: Poi
apparve un gran segno nel cielo; Una donna rivestita dal sole con la luna sotto
i piedi, e sul capo una corona di dodici stelle. Ella era incinta e gridava
nelle doglie tormentose del parto.
Chi è la donna? E qual è il suo significato?
(1) Ipotesi: La chiesa Romana, indica nella donna,
l’Immacolata Concezione, Madre di Cristo e degli uomini, e le stelle sono le
virtù di Maria. In merito diciamo: Senza obiettare sulle virtù di Maria Madre
di Gesù, ricordiamo, che Maria fu scelta sia per le sue virtù, sia perché
discendente di Davide. E anche se Matteo e Luca danno la genealogia secondo
l’uso Ebraico, tralasciando i nomi femminili, Giuseppe e Maria insieme,
salirono dalla Galilea, per recarsi in Giudea, nella città di Davide, chiamata Bethleem,
perché della famiglia di Davide, per farsi scrivere secondo il censimento
emanato da Cesare Augusto. Luca: 2 / 1 – 4.
Maria generò Gesù nella carne, nella sua venuta sulla
terra come ultimo Adamo è Figliuolo dell’uomo; ma Gesù esisteva già prima, e
questo ce lo insegnano le Scritture: Giovanni: 1 / 30. - 8 / 58. E le Scritture ce lo designano col
nome di. Logos = Verbum = Parola, Giovanni: 1 / 1. Come
( 2 ) seconda ipotesi e interpretazione della chiesa
di Roma, la donna è la chiesa madre di tutti i credenti, le dodici stelle sono
gli Apostoli, il sole è Cristo che riveste la chiesa, la luna sotto i piedi,
indica che Cristo e la chiesa sono al di sopra d’ogni cosa immutabile. Questa
ipotesi, anche se in linea generale si avvicina molto, a quanto la pensa la
maggior parte della cristianità, nei dettagli, si scosta da quella che
realmente insegna la scrittura.
( 3 ) Terza ipotesi delle chiese riformate, la donna è
la nazione d’Israele composta dalle dodici tribù, il figlio maschio, è Cristo
Gesù , che nasce in Israele, e che ha da reggere le nazioni con una verga di
ferro. Apocalisse: 12 / 5. salmo: 2 / 7 – 8. Anche questa interpretazione, non
mi sembra che si avvicini molto, a quello che sarà la lettura dei versetti
successivi del capitolo
( 4 ) Quarta ipotesi. Alcuni fratelli pensano che la
donna sia giustamente la chiesa, ma una chiesa che genera sé stessa, in quanto
le sue origini, risalgono alla prima donna, Eva, che nel corso dei millenni ha
generato una schiera di santi, quali: Abele, Seth, Enoc, Noè, Abramo, ecc.,
fino a generare Gesù, è continuare a generare, figliuoli d’Abramo spirituali =
cristiani. Le dodici stelle rappresentano i dodici Apostoli, il sole di cui
essa è rivestita, è la gloria celeste, a cui essa sarà innalzata. La luna sotto
i piedi, rappresenta, il futuro regno terreno, che le sarà sottoposto. Anche
questa ipotesi, messa a confronto con quello che insegnano le Scritture, sembra
alquanto fantasiosa, se la chiesa ha origine con Eva, basandosi sul testo del libro
della Genesi: 3 / 15, che dice: e io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra
la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e
tu le ferirai il calcagno. E vero che dalla stessa Eva sarebbero nate due
progenie diverse, una dedita a seguire i comandamenti di Dio, e la strada del
bene; ed una a seguire la strada del male e del maligno. Ma in queste due
progenie ci possiamo vedere, Una l’organizzazione di Dio sulla terra che segue
i suoi voleri e comandamenti, da Seth al popolo d’Israele, tesoro particolare
di Dio sulla terra, è testimone dell’Iddio Unico, Esodo: 19 / 5 – 6. E pedagogo
per altri popoli. L’altra progenie, tutti quelli che Satana è riuscito a
corrompere ed allontanare da Dio, Ma la donna come chiesa sarebbe nata molto
tempo dopo, e precisamente alla pentecoste, con la discesa dello Spirito santo.
Atti: 2 / 1 – 4, ed è opinione comune a tutti i cristiani, che la pentecoste
sancisce la nascita della chiesa. D'altronde Gesù stesso dice a Pietro, dopo
che questo aveva affermato che Gesù era il Figlio dell’Iddio Vivente: Tu sei
beato, o Simone, figliuol di Giona, perché non la carne e il sangue t’hanno
rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. E io altresì ti dico: Tu sei
Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell’Ades non
la potranno vincere. Matteo: 16 / 16 – 18. Gesù non dice, che avrebbe
continuato ad edificare l’organizzazione di Dio, che aveva origine dalla prima
donna, ma dice che avrebbe edificato la sua chiesa, parlando al futuro, anche
se prossimo. Comunque, questa può essere una verità come altre.
( 5 )
Perciò questa ipotesi così fantasiosa, non tentiamo
neanche di commentarla, poiché costoro, non solo si credono gli unici
depositari della verità, ma fuori dalla loro arca ( congregazione ) non c’è
salvezza, voglia l’Eterno illuminarli, affinché studiano di più le Scritture,
con la libertà dei veri figli di Dio, e senza i paraocchi e guida della loro
società.
( 6 ) La sesta ipotesi, è il pensiero della chiesa
cristiana millenarista, che è il seguente: La donna è la chiesa militante,
ossia tutti quelli che hanno abbracciato Cristo, e si sono battezzati nel suo
nome, diventando cristiani, questi si sono rivestiti di Cristo, Galati: 3 / 27.
E poiché Cristo è il sole di Giustizia. Numeri: 24 / 17. Malachia: 4 / 2. Luca:
1 / 78 – 79. Ecco per cui la donna = chiesa militante è rivestita dal sole.
Perché chiesa militante?
Perché i santi della Chiesa glorificata è trionfante,
li conosce solo il signore,
e perché dopo la nascita della chiesa, nella stessa
chiesa, si insinuerà anche la falsa chiesa, Babilonica, descritta nel capitolo
17- 18, dell’Apocalisse. E perciò, Gesù stesso dice: Non chiunque mi dice:
Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi farà la volontà dl Pare
mio che è nei cieli. Matteo: 7 / 21. Poiché molti son chiamati, ma pochi
eletti. Matteo: 22 / 24.
Le dodici stelle, sono i dodici Apostoli di Cristo,
base è fondamento della Gerusalemme celeste, altro nome della Chiesa trionfante
è glorificata; Apocalisse: 21 / 10 – 14. ed anche in questo capitolo, vediamo
che questa nuova Gerusalemme, è sposa di Cristo, non ha bisogno di luminari che
brillano in lei, perché la illumina la gloria di Dio, e l’Agnello è il suo
luminare. Apocalisse:21 / 23.
La donna aveva la luna sotto i piedi, cosa significa?
La luna è l’unico satellite naturale della terra, ed
è l’astro che le sta più vicino; non
risplende di luce propria, ma riflette quella che riceve dal sole, si manifesta
a noi con la frazione della sua parte illuminata che è rivolta alla terra.
Frazione la quale dipende dalla posizione che per il suo movimento viene ad
assumere relativamente al sole e alla terra.
La luna, è il vecchio patto, e non sta sotto i piedi
della donna, per essere calpestato, ma solo perché questo è adempiuto in
Cristo: Matteo: 5 / 17. Ed era l’ombra dei futuri beni. Ebrei: 10 / 1. Ora se
secondo la legge, una volta all’anno, il sommo sacerdote entrava nel luogo
Santissimo, del tabernacolo prima e del tempio dopo, per offrire il sangue del
sacrificio in espiazione delle colpe sue e del popolo; e questo avveniva ogni
anno, ciò vuol dire che i peccati venivano coperti non cancellati. Ebrei: 10 /
2 – 4. Ma venuto Cristo sommo sacerdote dei futuri beni, egli, attraversò il
tabernacolo più grande e più perfetto, non fatto con mano, vale a dire, non di
questa creazione, e non mediante il sangue di becchi e di vitelli, ma mediante
il proprio sangue, è entrato una volta per sempre nel santuario, avendo
acquistata una redenzione eterna. Ebrei: 9 / 11 – 12. E quindi, come Gesù dice:
Ecco, io vengo per fare la tua volontà. Egli toglie il primo per stabilire il
secondo, In virtù di questa << volontà >> noi siamo stati
santificati, mediante l’offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per
sempre. Ebre: 10 / 9 – 10.
Perciò la Chiesa essendo rivestita del sole, ( Cristo
) non ha più bisogno della luce di riflesso della luna, il vecchio patto,
perché riflette la luce di Cristo di cui è rivestita. Galati: 3 / 25 – 27.
Ora quella progenie d’Israele che non accettò e non
accetta, Cristo Gesù, come il Messia promesso, lo accetterà alla sua
restaurazione, quando staranno per essere sopraffatti e ci sarà l’intervento Divino.
Zaccaria: 12 / 9 – 10. Apocalisse: 1 / 7. E allora questo popolo aprirà gli
occhi, per continuare il compito di pedagogo affidatogli, anche
dopo la sua restaurazione. Esodo: 19 / 6. Zaccaria: 8 / 22 – 23. Perché i doni
e la vocazione di Dio sono senza pentimento. Romani: 11/29. Così, anche
l’Israele restaurato sarà rivestito del Sole = Cristo. Ora, se l’Israele
naturale, alla sua restaurazione avrà accettato Cristo = il Sole e risplenderà
in virtù di questo Sole; quelli che risplendevano già di questo Sole, perché lo
hanno accettato durante l’età del vangelo; al secondo avvento di Cristo,
splenderanno sette volte di più. Isaia: 30 / 26.
La donna era incinta, e gridava nelle doglie
tormentose del parto; in seguito parleremo del nascituro.
Continuando l’esegesi, i versetti da,
Chi è questo gran dragone rosso? Ce lo dice lo stesso
testo, al versetto, 9, chiamandolo il serpente antico, Diavolo è Satana; che
qui è rappresentato con tutta la sua potenza terrena e celeste. Quella celeste,
caratterizzata dalla terza parte delle stelle del cielo che trascinava con la
sua coda, gli angeli ribelli, che furono gettati sulla terra con scopi ben
precisi, ma quali? Questo ci viene detto al capitolo 16 ai versetti, 13 e 14,
dell’Apocalisse che dice: E vidi uscire dalla bocca del dragone e dalla bocca
del falso profeta tre spiriti immondi, simili a rane; perché sono spiriti di
demoni che fan de’ segni e si recano dai re di tutto il mondo per radunarli per
la battaglia del gran giorno dell’Iddio onnipotente. Perciò l’Apostolo
Giovanni, ci esorta dicendo: Diletti, non crediate ad ogni spirito, ma provate
gli spiriti, per sapere se son da Dio; perché molti falsi profeti sono usciti
fuori nel mondo. 1 Giovanni: 4 / 1. La potenza terrena del dragone, è
caratterizzata dalle sette teste e dieci corna, i diademi o corone poste sulle
teste, stanno ad indicare la regalità di cui questi imperi godono agli occhi
del mondo è vanto stesso di Satana loro Dio, che è chiamato: Il Dio di questo
mondo. 2 Corinzi: 4 / 4. ( GA )
Satana forte di questi regni terreni, cercò
addirittura di corrompere Gesù, portandolo su di un monte altissimo; E gli
mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, e gli disse: Tutte queste cose
io te le darò, se, prostrandoti, tu mi
adori. Allora Gesù gli disse: Va’ Satana, poiché sta scritto: Adora il Signore
Iddio tuo, ed a lui solo rendi il culto. Matteo: 4 / 8 – 10.
Per cercare di capire quali siano questi regni terreni
o imperi di Satana, sarà necessario accennare, a delle altre profezie che
parallelamente ci parlano di questi imperi che si dovevano susseguire uno dopo
l’altro, fino alla venuta del regno di Dio. Queste profezie ci vengono
presentate, sotto forma di un prisma, che pur vedendone l’inizio e la fine,
ogni profezia ci mostra una sfaccettatura diversa.
La prima profezia, la troviamo nel capitolo 2 di
Daniele, e ci parla che il re Nabucodonosor ebbe un sogno, che però svegliatosi
non ricordava, ma il re rimase scosso e turbato da questo sogno. Perciò fatti
chiamare tutti i maghi è astrologhi di Babilonia, ne pretendeva l’interpretazione;
il re chiedeva una cosa assurda, perché per averne l’interpretazione,
necessitava che si conoscesse il sogno, ma il re l’aveva dimenticato, perciò i
suoi savi non poterono dargli l’interpretazione, ammesso che fossero in grado
di farlo.
Quindi il re decretò che fossero messi tutti a morte,
e tra questi, c’era anche il profeta Daniele, ed i suoi compagni; per cui
Daniele si recò dal re, chiedendogli di dargli tempo, che avrebbe fatto
conoscere il sogno al re. Allora
Daniele e i suoi compagni implorarono l’Eterno affinché gli rivelasse il sogno
e si potessero salvare, insieme ai savi di Babilonia.
Allora l’Eterno, gli rivelò il sogno, ed il suo
significato; questo era il sogno.
Tu, o re, guardavi, ed ecco una grande statua; questa
statua era immensa e d’uno splendore straordinario, si ergeva dinnanzi a te, e
il suo aspetto era terribile. La testa di questa statua era d’oro fino; il suo
petto e le sue braccia erano d’argento; il suo ventre e le sue cosce, di rame;
le sue gambe, di ferro; i suoi piedi, in parte di ferro e in parte d’argilla. Tu
stavi guardando, quand’ecco una pietra si staccò, senz’opera di mano, e colpì i
piedi di ferro e d’argilla della statua, e li frantumò. Allora il ferro,
l’argilla, il rame, l’argento e l’oro furon frantumati insieme, e furono come
la pula sulle aie d’estate; il vento li portò via, e non se ne trovò più
traccia; ma la pietra che aveva colpito la statua diventò un gran monte, che
riempì tutta la terra. Daniele: 2 / 31 – 35. Daniele diede la spiegazione al
re, dicendogli che quella statua, rappresentava, tutti i grandi imperi, che si
sarebbero susseguiti da lui in poi, nel mondo. Fino agli ultimi, rappresentati
dalle dita della statua, in parte d’argilla ed in parte di ferro. L’Impero
Babilonese, sarebbe stato il primo, simbolizzato dal capo d’oro della statua;
non è, che prima dell’impero Babilonese non ci fossero stati altri grandi
imperi, ma la profezia, riguarda da Babilonia in poi. Dopo Babilonia, ci
sarebbe stato l’Impero dei Medi e persiani, simbolizzato, dal petto e dalle
braccia, ch’erano d’argento. L’Impero dei Medi e Persiani, era diviso in venti
Satrapie, che equivalevano a province; come ci narra Erodoto, Storie Libro III
/ 89 – 94.
Dopo, sarebbe seguito un altro Impero, simbolizzato
dal ventre e dalle cosce ch’erano di rame, e questo fu l’Impero: Greco –
Macedone di Alessandro il grande ed i suoi successori.
Il quarto Impero, è l’Impero di Roma, costituito nella
sola parte dal ferro delle gambe, ferreo e monolitico, che fu il più grande
impero del mondo antico, formato da dodici diocesi o grandi province. I piedi,
in parte di ferro ed in parte d’argilla, costituiscono la continuazione dello
stesso Impero, nella mescolanza di potere politico e potere religioso,
simboleggiati dai materiali diversi. L’argilla, che vorrebbe identificarsi con
la pietra dura, il vero regno di Dio e per farlo si mescola al ferro, che però
non può amalgamarsi con questo, perciò questa unione si rivelerà fatale per
l’argilla. Apocalisse: 17 / 16. L’Impero Romano, nell’insieme, della parte del ferro, e , nella parte di ferro e
argilla, sarà molto lungo, poiché avrà diverse fasi, nella storia del mondo.
Una prima fase, dell’Impero costituito nella sola parte del ferro delle gambe;
una seconda fase, costituita dai regni che verranno a costituirsi dalla caduta
del primo, i regni Romani Barbarici. Una terza fase, il Sacro Romano Impero, e
dopo un periodo di transizione, la ricostruzione di quello che fu l’impero
Romano all’inizio, ma con impronta diversa, (U. E. Unione Europea). E in questa
ultima fase, che la pietra si stacca dal monte senza opera di mani, e va’ a
colpire i piedi della statua frantumandoli. Questa pietra è il regno di Dio,
che abbatterà i governi terreni di Satana, che voleva imitarli mescolando ferro
e argilla, potere politico e potere religioso. Il profeta Daniele chiude con
queste parole: Tu hai visto il ferro con la molle argilla, perché quelli si
mescoleranno mediante connubi umani, (1) ma non saranno uniti l’un all’altro,
nello stesso modo che il ferro non s’amalgama con l’argilla. E al tempo di
questi re, l’Iddio del cielo farà sorgere un regno, che non sarà mai distrutto,
e che non passerà sotto la dominazione d’un altro popolo; quello spezzerà e
annienterà tutti quei regni; ma esso sussisterà in perpetuo, nel modo che hai
visto la pietra staccarsi dal monte, senz’opera di mano, e spezzare il ferro,
il rame, l’argilla, l’argento e l’oro. Il grande Iddio ha fatto conoscere al re
ciò che deve venire d’ora innanzi; il sogno è verace, è l’interpretazione n’è
sicura. Daniele: 2 / 43 – 45.
In questa profezia ci sono mostrati, i regni terreni
di Satana, è il suo susseguirsi nella storia dell’uomo,
mostrando così una facciata di quel prisma, ch’è il piano di Dio; adesso
vedremo un’altra facciata di questo piano, in un’atra profezia di Daniele.
(1) Altre
versioni riportano: Seme Umano – Matrimonio.
Le
Bestie Viste da Daniele.
Daniele, nel primo anno di regno dell’ultimo re di
Babilonia, Belsatsar, fece un sogno e scrisse le visioni che passarono nella
sua mente, dicendo: Io guardavo, nella mia visione notturna, ed ecco scatenarsi
sul mar grande i quattro venti del cielo, E, quattro grandi bestie uscirono dal
mare, una diversa dall’altra. La prima era come un leone, ed aveva delle ali
d’aquila. Io guardai, finché non le furono strappate le ali; e fu sollevata da
terra, fu fatta stare in piedi come un uomo, e le fu dato un cuor d’uomo. Ed
ecco una seconda bestia, simile ad un orso; essa rizzavasi sopra un lato, avea
tre costole in bocca fra i denti; e le fu detto: Levati mangia molta carne!
Dopo questo, io guardavo, ed ecco un’altra simile ad
un leopardo, che aveva addosso quattro ali d’uccello; questa bestia aveva
quattro teste, e le fu dato il dominio. Dopo questo, io guardavo nelle visioni
notturne, ed ecco una quarta bestia spaventevole, terribile e
straordinariamente forte; aveva dei denti grandi, di ferro; divorava e
sbranava, e calpestava il resto coi piedi; era diversa da tutte le altre bestie
che l’avevano preceduta, e avea dieci corna. Io esaminavo quelle corna, ed ecco
un altro piccolo corno spuntò tra quelle, e tre delle prime corna furono
divelte dinanzi ad esso; ed ecco che quel corno avea degli occhi simili a occhi
d’uomo, e una bocca che proferiva grandi cose. Daniele: 7 / 2 – 8.
In questa profezia, gli imperi ci vengono presentati
sotto forme di bestie, e così ci saranno presentati, anche nell’Apocalisse;
questo starà a significare, che questi domini assoluti, poggeranno sulla forza
e contro ogni logica e razionalità, che non sia quella del dominio sull’uomo e
le loro coscienze.
La potenza e la gloria di questi regni, abbaglierà
l’uomo, facendogli compiere le più afferrate nefandezze; e con questi domini e
la loro gloria, che Satana tentò Gesù, ma fallì miseramente.
Non per niente chi muove le file, c’è sempre lui, il
serpente antico, chiamato Satana, che nel testo che stiamo esaminando, ci viene
presentato sotto la forma di un dragone.
Queste quattro bestie, sono corrispondenti ai diversi
metalli di cui era formata la statua sognata da: Nabucodonosor. Il leone alato
= al capo d’oro della statua; e quindi l’Impero Babilonese, a questo gli furono
strappate le ali, e fatta stare in piedi come un uomo, e gli fu dato un cuor
d’uomo. Questo fatto ha due spiegazioni, la prima è ciò che avvenne a
Nabucodonosor, nel sogno del grande albero, con l’adempimento della profezia su
sé stesso. Daniele: 4. La seconda, è la Caduta di Babilonia, e il suo
sussistere non più come potenza, ma in dimensioni ridotte.
L’orso, con tre costole in bocca = al petto e le braccia d’argento, perciò è
l’Impero dei Medi e Persiani, e gli è detto di mangiare molta carne.
Il leopardo, con quattro teste e quattro ali d’uccello
sul dorso = al ventre e le cosce fatte di rame, questo è l’impero Greco –
Macedone di Alessandro il Grande. Le quattro teste, e le quattro ali d’uccello
sul dorso del leopardo, sono le divisioni dell’Impero avvenute con la morte
d’Alessandro a Babilonia nel: 323 A. C. Spartizioni, che questi generali di
Alessandro fecero. Tolomeo si prese l’Egitto, Seleuco
La quarta bestia, non c’è descritta nell’aspetto, ma
ci è detto che è spaventosa e terribile; questa corrisponde alle gambe di ferro
della statua, e le dieci dita della statua corrispondono alle dieci corna,
mentre l’argilla corrisponde al corno diverso, che ha occhi e bocca, che nasce
dalla stessa bestia, che pure essendo corno = potenza, gli occhi e la bocca lo
diversificano dalle altre. La bestia è l’Impero Romano, duro come il ferro, e
che durerà diversi secoli. Ma l’Impero Romano cadde nel: 476 D. C. Quando il
generale barbaro Odoacre, depose l’ultimo Imperatore Romano d’Occidente, Romolo
Augustolo. Ma la stessa bestia ha dieci corna, che possiamo assimilarle alle
dieci dita dei piedi della statua, che sono in parte di ferro ed in parte
d’argilla, che stanno ad indicare sia la forza che la friabilità di questi
regni. Dalla caduta dell’Impero Romano sorgeranno i regni: Romani Barbarici,
chiamati così perché lasceranno le leggi e la cultura romana, riconoscendola
superiore alla loro, questi regni e popoli sono: ( 1 ) Angli e Sassoni,
stanziatesi in Britannia. ( 2 ) Vandali, stanziatesi in Africa settentrionale.
( 3 ) Visigoti e Alani, stanziatesi in Spagna. ( 4 ) Franchi, stanziatesi in
Gallia = Francia. ( 5 ) Burgundi, stanziatesi in Borgogna. (6 ) Unni, a cui si
aggiungeranno: gli Ungari o Magiari, stanziatesi nell’Europa Balcanica =
Pannonia. ( 7 ) Slavi, che si stanzieranno in Illiria e Tracia. ( 8 )
Ostrogoti, costituiti da Eruli e Turingi, stanziatesi in Italia. ( 9 ) Longobardi,
stanziatesi in Italia. (10) Alemanni, stanziatesi nella valle del Reno e del
Danubio.
Grande Dizionario Enciclopedico UTET voce: I regni
Romani Barbarici.
Questi sono i regni e i popoli che costituiscono i
regni romano barbarici; simbolizzati dalle dieci corna della bestia, e dalle
dieci dita dei piedi della statua. Ma c’è ancora un altro corno, che esce dalla
stessa bestia, o Impero, ma è diverso dalle altre, perché ha occhi e bocca. Ora
se corno è simbolo di potenza, e occhio simbolo di sapienza, a cosa serviva la
bocca a questo corno? Ci è detto che proferiva grandi cose, versetto, 8, ma cosa?
Il versetto 25, ci dice ciò che proferiva questo:
Egli proferirà parole contro l’Altissimo, ridurrà allo
stremo i santi dell’Altissimo, e penserà di mutare i tempi e la legge, i santi
saran dati nelle sue mani per un tempo dei tempi, e la metà d’un tempo. E il
versetto, 21, dice: Io guardai, e quello stesso corna faceva guerra ai santi e
aveva il sopravvento. Questo piccolo corno, con occhi e bocca, esce dalla
stessa bestia, quindi un potere voluto da Satana, come Dio di questo mondo, e
non è, solo un potere basato solo sulla forza, nella simbologia del corno, ma
anche basato sull’astuzia e la sapienza; caratteristica e simbologia degli
occhi di cui è dotato. In più ha anche la bocca, per sputare parole blasfeme,
contro l’Altissimo Iddio. Perciò possiamo identificarlo, con l’ascesa della
falsa chiesa Babilonica, che uscendo dalla stessa donna = chiesa, si sviluppa e
cresce sotto l’impero Romano, e grazie all’ordinamento politico e giuridico di
questo, al principio le sarà sottomessa, poi lo affiancherà, fino a dominarlo,
una volta raggiunto l’apice del potere e gloria. Perché Satana è la scimmia di
Dio, e fa tutte le cose che fa Iddio, ma rivolte al male.
Di questa falsa cristianità, che Giovanni definisce
anticristi, che già andavano manifestandosi nel suo tempo, dice: Figlioletti, è
l’ultima ora; e come avete udito che l’anticristo deve venire, fin da ora sono
sorti molti anticristi; onde conosciamo che è l’ultima ora. Sono usciti di fra
noi, ma non eran de’ nostri; perché, se fossero stati dei nostri sarebbero
rimasti con noi; ma sono usciti affinché fossero manifestati e si vedesse che
non tutti sono dei nostri. 1 Giovanni: 2 / 18 – 19.
Con l’ascesa al potere di questa falsa chiesa,
abbiamo, che tre corna vengono divelte dinnanzi a questo piccolo corno; e
questo avviene per la sua influenza, che eserciterà, sul potere politico, del
suo tempo.
E Leone I, ( 440 – 461 ) definito Magno dai posteri,
così scriveva in una sua lettera, all’Imperatore d’Oriente Teodosio, il 13 / 10
/ 449. “ Quando trattiamo le questioni della chiesa, trattiamo anche le cose
che toccano il vostro regno e la vostra salute, garantendovi così un dominio
incontrastato e tranquillo sulle vostre province. Difendete infine
l’incrollabile stabilità della chiesa contro gli eretici, onde anche il vostro
impero sia difeso dalla destra di Cristo.” ( Omelie, lettere di S. Leone Magno-
Lettera XLIV- edizioni UTET, Torino 1969 ) . Ossequiando questa linea politica
dei vescovi di Roma, gl’Imperatori d’Oriente faranno guerra ai barbari. E
Giustiniano manderà il suo generale Bizantino, Belisario, che sconfiggerà tra
il: 533 – 534, i Vandali in Africa, ponendo fine al loro regno.
Gli ostrogoti, in Italia, saranno sconfitti dal
generale Bizantino, Narsete, che tra il: 553 – 554 riportò quasi tutta l’Italia
sotto il controllo Bizantino, scomparendo così anche questo regno, Romano –
Barbarico.
I Franchi già convertiti al cattolicesimo, furono
chiamati dal vescovo di Roma, Adriano I, contro i Longobardi; questi saranno
sconfitti nella battaglia di Pavia, nel : 774, per scomparire anche questi con
il loro regno, e scompare il terzo corno, sotto l’ascesa del piccolo, con occhi
e bocca.
Ora guardiamo più dettagliatamente, questo piccolo
corno, mettendolo a confronto con l’uomo della perdizione descritto da Paolo ai
Tessalonicesi: 2 / 3 – 10.
Daniele, il
piccolo corno - Paolo, l’uomo
della perdizione.
(1) Sorge,
insieme alle altre dieci corna,
a
seguito della caduta della bestia.
(1) Non poteva manifestarsi in precedenza perché
chi lo riteneva
Non era stato tolto di mezzo.
(2) Proferisce “grandi
cose”,
Ossia parole
contro L’Altissimo.
(2) Si colloca al posto di Dio, facendosi
adorare come se fosse Dio.
Perciò diviene avversario di Dio.
(3) Muta i tempi e la
legge (i dieci comandamenti e il
Calendario delle
festività religiose).
(3) Si afferma con potenti segni e prodigi (miracoli
di menzogna)
tra coloro che non amano la verità.
(4)Perseguita fino all’estremo i santi dell’Altissimo
Per tre anni e mezzo.
(4) Si afferma e rafforza il suo potere in
coincidenza con i tempi
di apostasia (allontanamento dalla vera fede).
(5) Perderà il
dominio e sarà distrutto quando i santi
Dell’Altissimo
riceveranno il regno.
(5) Il Signore distruggerà l’empio con il soffio
della sua bocca,
lo annienterà con l’apparizione della sua
venuta.
Come si potrà notare, la descrizione si riferisce allo stesso personaggio, e per maggior conferma, basta che si consultano le pagine della storia, e di ciò che ha fatto l’inquisizione, riempiendo le piazze di tutta l’Europa di roghi e di cadaveri, e si avrà la conferma di quanto abbiamo illustrato.
Prima di concludere, sulle profezie di Daniele ,
voglio ricordare il motivo per cui ho aperto questa parentesi; ed il motivo era
d’illustrare la potenza terrena di Satana, simbolizzata nelle sette teste del
dragone, le corone, sulle teste, e le
sue corna.
In sostanza Daniele vide quattro bestie, il leone
alato, una testa, l’orso, con tre costole in bocca una testa, il leopardo, con
quattro ali d’uccello, quattro teste, e la quarta bestia una testa; più quelle
delle bestie precedenti, fanno sette. Infatti Daniele dice: che alle altre
bestie il potere è tolto, e gli fu concesso un prolungamento di vita, per un
tempo determinato.
Perché questo potere passerà alla quarta bestia; ora
questa bestia che opererà fino al tempo della fine, è destinata ad essere
uccisa, e il suo corpo è destinato ad essere distrutto col fuoco. Daniele: 7 /
11 – 12. Cosa confermata in Apocalisse: 19 / 20 – 21.
Ora Daniele, vede queste potenze terrene di Satana che
dovevano susseguirsi una dopo l’atra, mentre Giovanni, a suo tempo, vede la
quarta bestia all’apice del potere del suo tempo, con sette teste e dieci
corna, e le corone sulle teste, facendo parte d’un potere unico, quello del
gran dragone rosso.
Questo si fermò davanti alla
donna che stava per partorire, affin di divorarne il figliuolo, quando
l’avrebbe partorito. Ed ella partorì un figliuol maschio, che ha da reggere
tutte le nazioni con verga di ferro; e il figliuol di lei fu rapito presso Dio
ed al suo trono. E la donna fuggì nel deserto, dove ha un luogo preparato da
Dio, affinché vi sia nutrita per milleducentosessanta giorni. Versetti, 4 – 6.
La prima domanda, che sorge
spontanea è: Chi è il Figliuol maschio partorito dalla donna?
A questa domanda si prestano
diverse interpretazioni, e la più generiche di queste, dice: Che il figliuol
maschio è Gesù. Effettivamente alcuni passi sembrano dimostrarlo; visto che le
Scritture dicono: Che ha da reggere tutte le nazioni con verga di ferro, (vs. 5
). E Isaia profetizza dicendo: Poiché un fanciullo ci è nato, un figliuolo ci è
stato dato, e l’imperio riposerà sulle sue spalle. Isaia: 9 / 5.
E il libro dell’Apocalisse ,
parlando di Gesù, il fedele è verace, dice che ha da reggere le nazioni, con
verga di ferro. Apocalisse: 19 / 11 – 15. Questo testo, si rifà a quello
messianico, del salmo: 2 / 7 – 9, che dice. Io spiegherò il decreto; L’Eterno
mi disse: Tu sei il mio figliuolo, oggi io t’ho generato. Chiedimi, io ti darò
le nazioni per tua eredità e l’estremità della terra per tuo possesso. Tu le
fiaccherai con uno scettro di ferro; tu le spezzerai come un vaso di vasellaio.
Che i testi, sopra citati,
tranne il vs. 5, del testo che stiamo esaminando, si riferiscono a Gesù, è
fuori ogni dubbio; ma se consideriamo, che anche il vs. 5, si riferisce a Gesù,
com’è opinione di tanti, bisognerà rispondere a due domande, che ne nascono di
conseguenza.
La prima, è: Se la donna,
ossia la chiesa è sposa di Cristo, può
partorire essa stessa il suo sposo? Non è assurda e illogica l’ipotesi?
La seconda, è: Essendo
opinione comune che la chiesa nasce alla pentecoste, come poteva partorire
Gesù, anche solo simbolicamente, che nasce trentatré anni e mezzo prima?
A questa obiezione, qualcuno
risponde dicendo; che l’intero popolo eletto, sia esso del Vecchio Patto che
del Nuovo Patto fanno parte della chiesa, perché la chiesa ebbe inizio, fin da
Adamo ed Eva, una volta che questi uscirono dall’Eden.
A mio parere questa risposta
è alquanto azzardata, e a sua volta si trova in contrasto con altri testi delle
Scritture. Ad esempio: Gesù, dopo che Pietro, gli rese testimonianza che egli
era il Figliuol dell’Iddio vivente, gli dice: Tu sei Pietro, e su questa pietra
edificherò la mia chiesa. Matteo:16 / 16 – 18. Gesù, non dice, continuerò ad
edificare, come se l’edificio simbolico fosse già in costruzione, ma dice ,
edificherò, parlando al futuro, anche se sarebbe stato prossimo.
Inoltre Gesù, parlando di
Giovanni Battista dice: Fra i nati di donna non ve n’è alcuno maggiore di
Giovanni; però, il minimo nel regno di Dio è maggiore di lui. Luca: 7 / 28.
Con queste parole, Gesù ci
fa capire, la diversità dei ruoli, che avevano i santi dell’Antico Patto, sotto
la Legge; e quelli del Nuovo Patto sotto
Per correttezza, dobbiamo
elencare ancora un’interpretazione, intorno al figliuol maschio, partorito
dalla donna; alcuni studenti della Bibbia, abbarbicati intorno alle idee
Russelliste, dicono: Che questo sia la falsa chiesa, chiamata babilonia, che
nasce da quella vera, o addirittura il regno di Satana. Certo che l’ipotesi è
molto fantasiosa, perché si dovrebbe spiegare come mai Satana il Dragone
antico, vuol distruggere un’organizzazione da lui voluta è creata apposta per
disorientare ed allontanare le creature dal Creatore? Con quest’opinione, ci
metteremo al posto di quei farisei, che nell’opposto dicevano che Gesù cacciava
i demoni con l’aiuto di: Beel zebub, ed a cui Gesù disse: E se Satana caccia
Satana, egli è diviso contro sé stesso; come dunque potrà sussistere il suo
regno? Matteo: 12 / 24 – 26.
Quindi, ritornando al testo
in esame, noi diciamo che il figliuol maschio partorito dalla donna è: La
Progenie d’Abramo, non secondo la carne, ma secondo lo Spirito Santo. Infatti
Iddio fa questa promessa ad Abramo: E tutte le nazioni saranno benedette nella
tua progenie, perché tu ha ubbidito alla mia voce. Genesi:22 / 18.
Ora l’Apostolo Paolo ci dà
le necessarie delucidazioni in merito a questa progenie dicendo: Or le promesse
furono fatte ad Abramo e alla sua progenie. Non dice: << E alle progenie
>>, come se si trattasse di molte; ma, come parlando di una sola, dice:
< E alla tua progenie >, ch’ è Cristo. E se siete di Cristo, siete dunque
progenie d’Abramo; eredi secondo la promessa. Galati: 3 / 16 – 25 – 29.
Quindi la progenie, è Cristo
= Unto, tutto intero, capo è corpo; ora se Gesù è il capo, la Chiesa, n’è il
corpo, perché rivestita d’esso.
Ora qui noi parliamo della
Chiesa glorificata e trionfante, i cui nomi nuovi, li conosce solo Gesù e il
Padre celeste, e colui che lo riceverà. Apocalisse: 2 / 17. Il mondo la
conoscerà solo quando trionfante regnerà sulla terra insieme al suo sposo, poiché
saranno manifestati come giudici. 1 Corinzi: 6 / 2 – 3.
Parlando di questi, è del
regno che apporteranno sulla terra, Gesù risponde a dei farisei che lo
interrogarono in merito al regno di Dio, dicendo: Il regno di Dio non viene in
maniera da attirar gli sguardi; né si dirà: Eccolo qui, o eccolo là; perché
ecco, il regno di Dio è dentro di voi. Luca: 17 / 20 – 21.
Quindi nella chiesa
militante, la donna, c’è la Chiesa trionfante che è raffigurata nel figliuol
maschio = progenie; ed è questa che vuol divorare, il serpente antico, ma
questi sono conosciuti solo da Gesù e il Padre Celeste, e saranno manifestati
solo al ritorno di Cristo; perciò, il figliuol maschio è simbolicamente rapito,
presso a Dio e al suo trono, dimostrazione pratica che la speranza della Chiesa
trionfante è celeste.
E Paolo stesso dice: Abbiate l’animo alle cose di sopra, non a
quelle che son sulla terra; poiché voi moriste, e la vita vostra e nascosta con
Cristo in Dio. Quando Cristo, la vita nostra, sarà manifestato, allora anche voi
sarete con lui manifestati in gloria.
Colossesi: 3 / 2 – 4.
E inoltre, parlando ancora
della cittadinanza celeste dice: Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei
cieli, d’onde anche aspettiamo come Salvatore il signore Gesù Cristo, il quale
trasformerà il corpo della nostra umiliazione rendendolo conforme al corpo
della sua gloria, in virtù della potenza per la quale egli può anche sottoporsi
ogni cosa. Filippesi: 3 / 20 – 21.
Ora se, è detto, che Gesù
reggerà con verga di ferro le nazioni della terra, in virtù della potenza, per
la quale egli può anche sottoporsi ogni cosa, alla Chiesa glorificata è
trionfante, che è il corpo di Cristo, formata da membri che hanno perseverato
fino alla fine, è fatta la stessa promessa.
Infatti Gesù dice: E a chi
vince e persevera nelle mie opere sino alla fine io darò podestà sulle nazioni,
ed egli le reggerà con una verga di ferro frantumandole a mo’ di vasi
d’argilla; come anch’io ho ricevuto potestà dal Padre mio. Apocalisse: 2 / 26 –
27.
E a conferma di questo, la
profezia di Daniele esaminata prima dice: E il regno e il dominio e la
grandezza dei regni che sono sotto tutti i cieli saranno dati al popolo dei
santi dell’Altissimo; il suo regno è regno eterno, e tutti i domini lo
serviranno e gli ubbidiranno. Daniele: 7 / 27.
E per concludere intorno al
figliuol maschio, partorito dalla donna, che Satana era così ansioso da poterlo
divorare, per giusta sua ragione; perché Satana sapeva fin dall’inizio, ciò che
fu sentenziato, che la progenie gli avrebbe schiacciato il capo. Genesi: 3 /
15.
Quindi la progenie, capo e
corpo, Cristo e la sua sposa, avrebbe distrutto il serpente. E Paolo conferma
dicendo: E l’Iddio della pace triterà tosto satana sotto ai vostri piedi. La
grazia del Signor nostro Gesù Cristo sia con voi. Romani: 16 / 20. Ora avendo
compreso chi è, il figliuol maschio partorito dalla donna = chiesa militante,
continuiamo l’esegesi del testo, esaminando i vs. da 7 – 9, che dicono:
E vi fu battaglia in cielo;
Michele e i suoi angeli combatterono col dragone, e il dragone e i suoi angeli
combatterono, ma non vinsero, e il luogo loro non fu più trovato nel cielo. E
il gran, il serpente antico, che è chiamato Diavolo e Satana, il seduttore di
tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furono
gettati gli angeli suoi.
In questi versetti, abbiamo
due protagonisti, e rispettivi eserciti, uno chiamato Diavolo e Satana,
sappiamo chi è, perché n’è abbiamo parlato ampiamente fino ad ora, per cui non
c’è bisogno d’altri commenti.
Ma poco sappiamo di Michele o Micael, che significa:”
Chi è come Dio? “
Si noti la forma interrogativa di tale nome, che si
risolve in una negazione.
Perché la risposta è: Nessuno, perché l’Eterno è
l’Iddio Unico. Alcuni però, omettendo la forma interrogativa della frase, riportano
“ Colui che è come Dio, per concludere semplicisticamente, che Michele è Gesù,
e quindi Dio.
Questa è la tesi di molti studenti della Bibbia, tra
cui i testimoni di Geova. Liberazione cap. XI ediz. 1926 – Rivelazione cap. 27
ediz. 1988. Aurora, del: Dawn Bible Students Association Genn. – Febbr. 2010 Pag. 6.
Se così fosse, dovrebbero spiegare come fanno ad
insegnare l’unicità di Geova e predicare contemporaneamente contro la Trinità
di Dio!
In Daniele: 12 / 1. Micael viene definito: Il gran
capo, incaricato da Dio, ad aver cura e difendere i figliuoli d’Israele.
Sempre in Daniele: 10 / 13. Viene
definito” un dei primi capi”, e al vs. 21, dello stesso capitolo “ vostro capo”
altre versioni al posto di capo, riportano “ Principe “.
Micael, è nominato spesso anche nei libri apocrifi
della tradizione ebraica, che il lettore interessato può consultare. Rotoli del
Mar Morto, I Q M. Regola della guerra. IX / 16. Apocrifi dell’Antico
Testamento. Enoc: XX / 5.
Libro dei segreti di Enoc: XXII / 6.
Micael è dunque “ uno dei primi Principi” e perciò
esercita la sua azione a livello di “ principato”. Infatti Paolo tracciando il
quadro delle gerarchie celesti, nomina: Troni, Signorie, Principati e Potestà.
Colossesi: 1 / 16. Autorità. Efesini: 1 /
21. Altri gradi della gerarchia celeste sono: Cherubini, Salmo: 80 /
1.Ezechiele: 9 / 3. Serafini, Isaia: 6 / 2 – 6. Arcangeli, Giuda: 9.
1 Tessalonicesi: 4 / 16. Angeli, Luca: 12 / 8 – 9.
Quindi Micael, esercita il suo potere , a livello di
principato, non è quindi Gesù, ma gli è sottoposto. Efesini: 1 / 20 – 23.
Fatta questa premessa, dobbiamo dire che Paolo,
afferma che il Signore Gesù, è : al di sopra di ogni principato e autorità e
potestà e signoria, e d’ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo,
ma anche in quello a venire. Efesini: 1 / 21. Pertanto Micael non è Gesù, e
quest’ultimo gli è sottoposto come tutte le altre creature celesti.
Ora veniamo alla battaglia in cielo, di cui già
conosciamo l’esito; è già stata combattuta? Oppure deve essere ancora
combattuta? E se è stata combattuta, quando è avvenuta questa battaglia?
Qualcuno dice, che deve essere ancora combattuta, e a
sostegno di quest’ipotesi cita il testo di Giovanni che dice: Figlioletti miei,
io vi scrivo queste cose affinché non pecchiate; e se alcuno ha peccato, noi
abbiamo un avvocato presso il Padre, cioè Gesù Cristo, il giusto; ed egli è la
propiziazione per i nostri peccati; e non soltanto per i nostri, ma anche per
quelli di tutto il mondo. 1 Giovanni: 2 / 1 – 2.
Con questo testo, si verrebbe alla conclusione, che
avendo un avvocato difensore presso il Padre, Satana ha, ancora la potestà, di
accusare gli eletti, portandosi dinnanzi all’Eterno, per accusare gli eletti di
Dio.
Innanzitutto non dobbiamo dimenticare, che la chiesa
militante è ancora sulla terra, e tra questi ci sono ancora gli eletti, quindi
grano e zizzanie crescono insieme, come pecore e capre, gli eletti li conosce
solo il Signore; (è non qualche società, come la Torre di Guardia, che dice:
Nel 1976 gli eletti, erano, 10.187, Perché, solo questi parteciparono agli
emblemi del pane e del vino, nella cena del Signore. Dal libro di questa
Società, Il Nostro Prossimo Governo Mondiale Il Regno Di Dio, cap. IX / 14. Oppure
la chiesa di Roma, che li sceglie dopo un processo canonico).
Perciò, ci è detto: Sii fedele fino alla morte, e io
ti darò la corona della vita. Apocalisse: 2 / 10. L’Apostolo Paolo, quando
sentiva che la sua fine era prossima, scrisse
quest’ultima lettera a Timoteo, che è come un testamento spirituale
dicendo: Quanto a me io sto per esser offerto a mo’ di libazione, e il tempo
della mia di partenza e giunto, io ho combattuto il buon combattimento, ho
finito la corsa, ho serbata la fede; del rimanente mi è riservata la corona di
giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non
solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione. 2
Timoteo: 4 / 6 – 8. Queste parole, di Paolo confermano il testo citato prima
dell’Apocalisse; giungere al traguardo per ricevere il premio. Ma la vita
dell’uomo, anche se breve, a volte si rivela lunga e piena d’insidie, e Satana
l’adotta tutte, per allontanare le creature dal Suo Creatore e dalla retta via.
E anche a chi si sente forte nella fede , Paolo avverte, dicendo: Chi pensa di
stare ritto, guardi di non cadere. 1 Corinzi: 10 / 12.
E in questo contesto, che dobbiamo esaminare il testo
di Giovanni, che ci dice che abbiamo un avvocato presso il Padre, che è Gesù
Cristo, propiziatore dei nostri peccati e di tutto il mondo, che ci soccorre
nelle nostre debolezze, perché: L’Eterno sostiene tutti quelli che cadono, e
rialza tutti quelli che son depressi. L’Eterno è presso a tutti quelli che lo
invocano, a tutti quelli che lo invocano in verità. Salmo: 145 / 14, 18. E il sangue di Gesù, suo Figliuolo,
ci purifica da ogni peccato. Se diciamo d’essere senza peccato, inganniamo noi
stessi, e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, Egli è
fedele e giusto da rimetterci i peccati e purificarci da ogni iniquità. 1
Giovanni: 1 / 7 – 9. Ma questo, non deve farci dimenticare il detto dei nostri
padri, che dice: Errare human est perseverare est diabolico.
Quindi, il testo di, 1 Giovanni: 2 / 1 – 2, non solo,
non è inerente al testo in esame dell’Apocalisse, ma non può confermare che la
battaglia in cielo, tra Michele e i suoi angeli, e Satana e i suoi angeli,
debba ancora avvenire. La società Torre di guardia, insieme ad altri studenti
della Bibbia, dicono invece che questa battaglia, si svolse il: 1914, anno del, Ritorno di Cristo e suo insediamento sul
trono.
Come ci arrivano a questa fantasiosa conclusione,
cercheremo di farne un breve riassunto. Prendendo come spunto di testo, le
parole profetiche di Gesù, che dice: E Gerusalemme sarà calpestata dai Gentili,
finché non saranno compiuti i tempi dei Gentili. Luca: 21 / 24. ( NA ) Quando
cominciarono e quando finiscono i tempi dei Gentili, profetizzati da Gesù?
Prima di rispondere a questa domanda, e giusto
stabilire, i tempi dei Gentili!
Per far ciò, prendono: Levitico:26 / 3, 12, 14, 17,
23, 24, 27, 28, da qui si stabilisce che sono sette tempi. Per illustrare
meglio il concetto, prendono anche il Cap. 4 di Daniele, dove si parla del
sogno del grande albero fatto da Nabucodonosor, e dei sette anni che dovevano
passare sulla sua persona affinché riconoscesse che l’Altissimo domina sul
regno degli uomini. Anche se questo fatto, riguardava esclusivamente al re di
Babilonia, si estrapolano questi sette tempi per applicarli al popolo
d’Israele. Ma andiamo avanti.
Quanti sono sette tempi? Calcolati i sette tempi in
sette anni lunari, di 12 mesi di 30
giorni = 360 giorni per sette = 2520
anni. Ora Ezechiele dice: T’impongo un giorno per ogni anno, Ezechiele:4 / 6.
Quindi si stabilisce che i tempi dei Gentili, hanno una durata di : 2520 anni.
Ma quando Cominciarono?
Anche qui, per poter stabilire la data di partenza, si
va a ritroso, nel tempo, Come se l’Altissimo non abbia un ordine nelle cose; ma
per amor dell’argomento andiamo avanti. Il testo citato come base d’inizio per
i tempi delle nazioni è, Ezechiele: 21 / 30 - 32, che dice: E tu, o empio,
dannato alla spada, o principe d’Israele, il cui giorno e giunto al tempo del
colmo dell’iniquità; così parla il Signore, l’Eterno; la tiara sarà tolta, il
diadema sarà levato; tutto sarà mutato; ciò ch’è in basso sarà innalzato; ciò
che ch’è in alto sarà abbassato. Ruina! ruina! Ruina! Questo farò di lei;
anch’essa non sarà più, finché non venga colui a cui appartiene il giudizio, e
al quale Io lo rimetterò. I fatti a cui si riferiscono questo testo, è l’ultimo
re di Giuda, Sedekia, e la sua detronizzazione da parte del re di Babilonia;
lei, e la città di Gerusalemme, che sarebbe andata in rovina; colui al quale
appartiene il giudizio, è Sciloh, il Messia Cristo Gesù. Genesi: 49 / 10. Che
sarebbe venuto, alla fine dei tempi, dove gli ubbidiranno tutti i popoli, e
avrebbe edificato di nuovo la tenda di Davide caduta. Geremia: 12 / 15. Atti:
15 / 16.
Quindi la data di partenza è, la caduta di Gerusalemme,
e la detronizzazione di Sedekia. E questo sarebbe avvenuto, secondo questi, nel
606 A. C. facendo questo calcolo, in base alla profezia di Geremia, in merito a
questi avvenimenti, che dice: E tutto questo paese sarà ridotto in una
solitudine e in una desolazione, e queste nazioni serviranno il re di Babilonia
per settant’anni. Geremia:25 / 11. Ora l’editto di Ciro re di Persia, che
stabiliva che gli esiliati a Babilonia potessero tornare nella loro patria, fu
fatto nel: 536, 2 Cronache:36 / 22 -23. Quindi, 536 + 70 = 606, data d’inizio
dei tempi delle nazioni. Ora sommando, 606 + 1914 = 2520 fanno gli anni della fine dei tempi dei
Gentili, il ritorno di Cristo, la battaglia in cielo e l’inizio del regno di
Cristo e della chiesa.
Per il lettore più esigente, che vuole approfondire di
più questa teoria, gli consigliamo di leggersi i seguenti testi. Il Tempo è
Vicino studio IV. Liberazione cap. XI ediz. 1926. Luce vol. I cap. VIII, ediz.
1930. Vita Eterna nella Libertà Dei Figli di Dio, p. XIII, ediz. 1966.
Rivelazione, cap. 27 ediz. 1988. Dimostrare che queste sono tutti
fantasticherie, non ci va tanto, non bisogna dimenticare che la Società Torre
di Guardia, anche se dice che il suo corpo direttivo e spinto dallo Spirito
Santo, ogni tanto deve cambiare la sua linea teologica, rimodernandola agli
eventi. Il fondatore e primo presidente, il Pastore, Charles Taze Russell,
annunciava non un imminente ritorno di Cristo, ma la presenza dal 1874
invisibile del Signor Gesù sulla terra, e la risurrezione sempre invisibile
della chiesa, e un periodo di 40 anni, di mietitura, che andava fino al 1914,
dove i santi viventi rimasti sarebbero stati trasformati e rapiti. Dopo tale
data, alcuni fratelli chiesero al pastore:
“Ma, fratello Russell, qual è il vostro pensiero in
riguardo al nostro cambiamento? Non foste deluso che esso non sopraggiunse
secondo le vostre previsioni? “ Rispondiamo, no; noi non fummo delusi. Due anni
fa indicammo sulla Torre di Guardia di non ritenere che il cambiamento avrebbe
avuto luogo nell’ottobre del 1914. Ma, fratelli chi di voi e nella giusta
attitudine verso Dio non è deluso in riferimento a nessuno dei suoi
ordinamenti. Noi vi auguriamo che ciò sia un fatto compiuto, comunque, noi
rimanemmo in attesa di cose inesatte nell’ottobre del 1914. Ed allora fummo
contenti che il Signore non modificò il suo piano per compiacere noi “.
“
Le parole del fratello Russell, non hanno bisogno di
commento peccato che i suoi successori non le hanno ascoltate, perché insegnava
ancora: Quantunque molte cose possano
pervenire al nostro udito, sotto forme di profezie, o discorsi pubblici, il
popolo di Dio deve gradualmente impararsi, a non ricevere ciò che ode senza un
dovuto esame e critica; dovrebbe provare tutto ciò che ode, ed esercitare un
discernimento spirituale se il detto è logico e scritturale, o se è una pura
congettura e sofisticheria. Dovrebbe provare
ciò che ode, e ritenere ciò che sopporta la prova della Parola divina, e
che dimostra essere in armonia con lo Spirito Santo; e prontamente rigettare
tutto ciò che non può resistere a queste
prove.
Dalla Manna Celeste giorno 18 agosto.
Ascoltando questo consiglio, incominciamo col
dire che Gesù pur fissando un tempo dei
Gentili non ci dice n’è quando inizia, n’è quando finisce, n’è quanto dura. Ai
discepoli che gli chiesero: Dicci: quando avverranno queste cose, e quale sarà
il segno della tua venuta e della fine dell’età presente? Gesù rispose: Ma
quant’è a quel giorno ed a quell’ora nessuno li sa, neppure gli angeli dei
cieli, neppure il Figliuolo, ma il padre solo. Matteo: 24 / 3, 36.
Inoltre, Israele, stretta da due potenze, a nord L’
Assiria e a sud Ovest l’Egitto, fu presto tributaria dell’una o dell’altra,
molto tempo prima di Sedekia. 2 Cronache:28 / 23.- 36 / 1 – 4. L’anno 606 non è
la caduta di Gerusalemme, per mano dei Babilonesi, sotto Sedekia; ma il 587,
basta consultare un qualsiasi libro di storia, nel 606 regnava a Babilonia
ancora Nabopolassar Padre di Nabucodonosor. L’anno 606 si riferisce alla prima
deportazione, fatta da Nabucodonosor, ancora principe, al tempo di, Joiakim, 2
Cronache: 36 / 5 – 10. I settant’anni, se si legge bene il testo di Geremia si
riferiscono, alla servitù a Babilonia e non alla distruzione della città.
L’editto di Ciro, e il ritorno degli esuli, implicava la ricostruzione del
tempio e non della città che sarà dato più tardi da Artaserse. Nehemia:2 / 1 –
9.
Nel 1914 la
Palestina era sotto l’Impero Ottomano, nella prima guerra mondiale, l’Impero
Ottomano, fu a fianco degl’imperi centrali, che otre alla sconfitta, subirà la
sorte dei vinti. L’Inghilterra, era favorevole alla creazione di due stati in
Palestina, Uno Ebraico e uno Palestinese; questo e quanto dichiarò il ministro
degli esteri Britannico, Lord Arthur
Balfaur, nel novembre del 1917. Nel 1920 la Società delle Nazioni mette
formalmente sotto l’amministrazione Britannica la Palestina. In Palestina, tra
il 1936 / 39, ci sarà un terrorismo indiscriminato contro gli Ebrei, con
centinaia di morti, nel 1939, gli Inglesi impongono restrizioni sia all’emigrazione di Ebrei verso la
Palestina, che all’acquisto di nuove terre. Dopo di che ci sarà la Shoah, il 14
Maggio del 1948 scade il mandato Britannico sulla Palestina, e il 15 Maggio
sarà proclamato lo stato d’Israele, secondo le risoluzioni dell’ONU, ci saranno
subito delle guerre, tra Israele e i Palestinesi sorretti dalle nazioni arabe.
!948 – 1956 – 1967 – 1973. Gerusalemme sarà completa sotto l’amministrazione
d’Israele, solo con la guerra dei sei giorni del 1967.
Nel maggio del 1964 i Palestinesi si radunarono a
Gerusalemme est sotto amministrazione Giordana per scrivere una loro carta, con
trentatré articoli, più volta modificati; questa era quasi una costituzione.
L’articolo 19 così recita: La spartizione della
Palestina nel 1947 e la creazione dello Stato D’Israele sono illegali fin dalle
origini perché contrarie alle aspirazione del popolo Palestinese.
Attualmente sono in guerra, perché i Palestinesi pur
accettando alcune risoluzioni ONU, reclamano Gerusalemme come capitale del loro
Stato.
Attualmente Israele, subisce continui attentati che
provocano morti da ambedue le parti, Palestinesi ed Ebrei, ed è circondata da
Nazioni ostili, che vede in lei la punta di diamante Americana in Medio
Oriente, e poiché questi non sono visti di buon occhio per il loro operato,
odiano altresì Israele.
Alla luce di questi avvenimenti e di quelli che
seguiranno, possiamo dire: che i tempi dei Gentili predetti da Gesù in merito a
Gerusalemme terminarono il 1914 ? Se la risposta è affermativa, significa che
siamo ciechi; inoltre dobbiamo porci una serie di domande, e sono: Se sono
finiti i tempi dei Gentili, Cristo è tornato per riedificare la tenda di Davide
com’è predetto Dov’è? Dov’è la restaurazione d’Israele? Zaccaria: 12 / 8 –
9. 8 / 23. Dov’è il regno di Dio, e
forse quello che stiamo vivendo? E perché continuiamo a pregare ed anelare per
quel regno? Matteo: 6 / 10. Perché
continuiamo a ricordare la morte di Cristo, per mezzo del suo memoriale, 1
Corinzi: 11 / 26. La risposta la lascio al giudizio del lettore.
Noi continuiamo l’esegesi del testo dell’Apocalisse,
per stabilire quando vi fu la battaglia in cielo.
Fissiamo innanzitutto l’infame ruolo del Diavolo, che
era: Calunniatore ed accusatore, e questo lo abbiamo visto all’inizio di questo
studio, che impudentemente, si presentava davanti all’Altissimo, ma per far
cosa? L’accusatore dei nostri fratelli, che li accusava dinanzi all’Iddio
nostro, giorno e notte, vs. 10. Ma come hanno potuto vincere questi? E Michele
ed i suoi angeli, per poterlo buttare giù?
A cagion del
sangue dell’Agnello. Dice il testo, vs.
11. Quindi una volta pagato il prezzo del riscatto per la redenzione dell’uomo,
l’infame ruolo di Satana presso Dio è venuto meno ed egli è stato scacciato dal
cielo.
“ Chi accuserà gli eletti di Dio? “ Dice infatti
Paolo: Iddio è quel che li giustifica. Chi sarà quel che li condanni? Cristo
Gesù è quel che è morto.
Romani: 8 / 33.
E Satana sconfitto fu gettato giù, con gran furore,
perciò e detto: Guai a voi o terra, o mare! Perché il diavolo è disceso a voi
con gran furore, sapendo di non avere che breve tempo. Vs. 12. E Pietro ci
mette in guardia dicendo: Siate sobri, e vegliate; il vostro avversario, il
diavolo, va attorno a guisa di leon ruggente cercando chi possa divorare. 1
Pietro: 5 / 8
Infatti, dopo la sconfitta di Satana, ci è detto: Ora
è venuta la salvezza e la potenza ed il regno dell’Iddio nostro, e la potestà
del suo Cristo. Vs. / 10. E Gesù stesso dice: Ogni podestà m’è stata data in
cielo e sulla terra. Matteo: 28 / 18.
Perciò possiamo concludere che la battaglia in cielo, tra Michele ed i
suoi angeli, e Satana e i suoi angeli, fu combattuta, quando il Signore Gesù
esalando l’ultimo respiro, disse: E’ compiuto! Giovanni: 19 / 30. Matteo: 27 /
51. Gesù, dopo aver pagato con il suo prezioso sangue, la redenzione dell’uomo,
non entra in un santuario fatto da man d’uomo, ma nel cielo stesso, per presentarsi
davanti al cospetto di Dio, per noi. Ebrei: 9 / 24.
Perché la battaglia in cielo, non è potuta avvenire
prima della morte di Gesù? Perché Gesù,
pregustando la sconfitta di Satana, dice ai settanta discepoli che aveva
mandato a predicare l’evangelo del regno, e che meravigliati tornarono a Gesù
dicendo: Signore, anche i demoni ci sono sottoposti nel tuo nome. Ed egli disse
loro: Io mirava Satana cader dal cielo a guisa di folgore.
Luca: 10 / 17 – 18. Gesù profeticamente predice ciò
che sarebbe accaduto da lì a poco tempo; ossia la battaglia in cielo. Perché la
battaglia in cielo, non poteva avvenire dopo tempo, dalla morte di Gesù ? Se
notiamo il vs. 18 dice: E si fermò sulla riva del mare. Parlando del Dragone;
ora il cap. 13, comincia dicendo: E vidi salir dal mare una bestia che aveva
dieci corna e sette teste, e sulle corna dieci diademi, e sulle teste nomi di
bestemmia. E la bestia ch’io vidi era simile a un leopardo, i suoi piedi eran
come d’un orso, e la sua bocca come bocca di leone; e il dragone le diede la
propria potenza e il proprio trono e grande podestà. Apocalisse: 13 / 1 – 2.
Ora il mare da cui esce questa bestia, denota il potere universale, su cui
opera Satana, infatti le acque, simboleggiano, popoli moltitudini nazioni e
lingue. Apocalisse: 17 / 16. Giovanni precisa, che questa bestia ha sette teste
e dieci corna, come il Dragone del cap. precedente, ma ha anche in comune la
rassomiglianza, con le tre prime bestie viste da Daniele, e che uscivano dal
mare. Il Dragone gli da il proprio trono, potenza e grande potestà. Un
particolare importante, è, che le corone o diademi, non sono più sulle teste,
ma bensì sulle corna, siamo perciò nella fase del dominio delle dieci corna.
Ossia sotto i Regni Romano Barbarici prima e Sacro Romano Impero dopo. Un
cambiamento del tempo lo potremo notare anche, in Apocalisse: 17 / 3. Dove
potremo notare che le corone o diademi scompaiono del tutto, quindi siamo in un
tempo in cui non ci sono più regnanti, ma democrazie repubblicane, e dove
queste rimangono, come quella Inglese, ad esempio, regna ma non governa. In
questa bestia, riscontriamo dei nomi di bestemmia sulle teste, cosa che non
troviamo sulle teste del Dragone nel cap. 12 di Apocalisse; ma lo riscontriamo
nel piccolo corno, visto nella quarta bestia di Daniele, che aveva la bocca che
proferiva parole contro l’Altissimo. Daniele: 7 / 25.
Quindi la fase di tempo in cui avviene la battaglia in
cielo, è quello sotto l’impero Romano.
Ma dov’è la differenza tra la Roma pagana, e la Roma
cristiano – papale?
Questa! La Roma pagana dominò il mondo d’allora con la
giurisprudenza, con il diritto, con ferree leggi, che le sue legioni facevano
osservare alle nazioni a loro sottoposte.
( 1 )
La Roma papale, dominò successivamente il mondo, con
il diritto canonico, con i canoni dei decreti conciliari, con le bolle e le
scomuniche , che facevano tremare i sovrani d’Europa, la cui osservanza era
affidata a legione di frati, monache è prelati, organizzati in ordini
religiosi.
L’Imperatore Romano era anche “ Pontifexs Maximus”.
Del paganesimo ed era adorato come un dio, vi erano templi dedicati al dio
cesare, con sacerdoti, che svolgevano la loro attività, con sacrifici, riti e
cerimonie varie.
I vescovi della Roma cristiana, si appropriarono anche
di quel titolo, presentandosi come Pontefici Massimi della nuova fede, come
tanti cristi in terra, dispensatori unici della grazia divina, come fare o
rimuovere santi a loro piacimento.
A questo punto penso che tutte questi chiarimenti, ci
abbiano fatto capire che la battaglia in cielo fu combattuta, dopo la morte di
Gesù, col pagamento del ricatto per la redenzione dell’umanità; e sotto
l’Impero Romano.
Riprendiamo l’esegesi del testo per concluderne
l’esame. E quando il dragone si vide gettato sulla terra, perseguitò la donna
che aveva partorito il figliuolo maschio. Ma alla donna furono date le due ali
della grande aquila affinché se ne volasse nel deserto, nel suo luogo, dove e
nutrita un tempo, dei tempi e la metà d’un tempo, lungi dalla presenza del
serpente. E il serpente gettò dalla sua bocca, dietro alla donna, dell’acqua a
guisa di fiume, per farla portar via dalla fiumana. Ma la terra soccorse la
donna; e la terra aprì la sua bocca e inghiottì il fiume che il dragone avea
gettato fuori dalla propria bocca, E il dragone si adirò contro la donna e andò
a far guerra col rimanente della progenie d’essa, che serba i comandamenti di
Dio e ritiene la testimonianza di Gesù. Vs. 13 – 17.
La donna = la chiesa militante fugge nel deserto, con
le due ali, della grande aquila; questo è un modo simbolico, per indicare che
la donna e sotto la protezione dell’Altissimo, come fu il popolo d’Israele.
Esodo: 19 / 4. Deuteronomio: 32 / 9 – 12. Isaia: 40 / 31. Ma il deserto è un
luogo arido e in vivibile, eppure, e qui
che è stato preparato un posto per lei, dove sarà nutrita per 1260 giorni.
Cos’è il deserto per la chiesa militante; se non il
mondo in cui vive, un mondo arido, lontano da Dio, che continua ad allontanarsi
dal suo Creatore, un mondo che sotto l’influenza del maligno, perde del
continuo quei valori spirituali e morali, che caratterizzavano l’uomo a
immagine e somiglianza di Dio, Genesi: 1 / 26 – 27. Un mondo che va verso la sua catastrofe. È in
questo mondo che la chiesa vive pur non facendo parte di questo mondo, perché
cittadini d’una patria celeste. Giovanni:17: 14 – 17. Filippesi: 3 / 20, e Gesù
prega per la sua chiesa, affinché il Padre la preserva dal maligno, ed egli è
certo che il Padre lo farà, perché con certezza dice. Che le porte dell’Ades
non la potranno vincere. Matteo: 16 / 18.
La donna nel deserto sarà nutrita per 1260 giorni, che
sono giorni profetici, equivalenti a 1260 anni = un tempo dei tempi e la metà
d’un tempo, come ci vengono indicati da: Ezechiele: 4 / 4 – 6. Perché è
impensabile, che si tratti di giorni solari. E un esempio l’abbiamo, in
Apocalisse: 2 / 10. Dov’è predetto alla chiesa del periodo di Smirne, una
tribolazione di dieci giorni, Quelli si riferivano alla persecuzione indetta
dall’Imperatore Diocleziano, che durò appunto dieci anni. Cominciata nel 303 e
finita nel 313 con l’editto di Milano con Costantino e Licino. Questi tempi
della donna nel deserto, coincidono con gli stessi tempi della persecuzione del
piccolo corno con occhi e bocca, della quarta bestia vista da Daniele: 7 / 25. Questo
ci permette d’individuare in grandi linee, il tempo di maggior persecuzione di
Satana attraverso i suoi poteri terreni, alla chiesa.
Certo è, che l’Impero Romano perseguitò il nascente
cristianesimo, ma queste persecuzioni furono blande e sporadiche, perché Roma in linea generale assicurava il pieno
esercizio di culto a tutte le religioni dell’Impero che si lasciavano integrare
nel suo sistema. Il cristianesimo non accettò la libertà a quel prezzo, non
accettò di sacrificare il Regno di Dio per il Regno di Cesare e ne subì le
conseguenze. E Giovanni non si meraviglia per le persecuzioni della Roma
Imperiale, ma bensì per la Roma papale, Apocalisse: 17 / 6. Meraviglia dal
fatto che queste persecuzioni, erano scatenate in nome di Dio e di Gesù.
Infatti Gesù stesso dice: l’ora viene che chiunque v’ucciderà, crederà di
offrir servigio a Dio. Giovanni: 16 / 2 – 3.
Queste persecuzioni avrebbero avuto una durata di 1260
anni. Dare una data all’inizio di questi anni, non è facile, anche perché il
piccolo corno nasce gradualmente dalla quarta bestia, e la sua gestazione è
alquanta lunga e laboriosa. Perciò, pensiamo che come data d’inizio si possa
prendere il 607, anno in cui Bonifacio III, approfittando del dissidio insorto
tra il patriarca di Costantinopoli e l’Imperatore Foca, chiede a quest’ultimo
che la chiesa di Roma venisse considerata la prima di tutte le chiese.
Richiesta che fu soddisfatta. Ecco come il “ Liber Pontificalis “ riporta la
notizia.
“ Ottenne che l’imperatore Foca facesse un editto in
cui dichiaratasi che la sede dell’apostolo S. Pietro era la prima di tutte le
chiese e che la sede costantinopolitana pretendeva senza ragione di essere la
prima di tutte le altre “. ( Questa citazione è tratta dalla “ Storia dei Papi
“ di Agostino Saba, pag. 260, II ediz. Torino 1957. )
Il suo predecessore Gregorio I, considerava invece
l’idea del primato, come qualcosa di diabolico, e perciò volle definirsi: Servo
dei servi di Dio.
Ora aggiungendo i 1260 giorni profetici, al 607, ci
troviamo nel 1867, cosa accade da lì in poi, è poco prima?
La fine del secolo precedente, vide delle rivoluzioni,
( il rovesciamento e la sostituzione dell’ordinamento esistente, con un altro),
a questo stato di cose non si giunse in modo indolore, ma con guerre
fratricide. La rivoluzione Americana, terminò col taglio del cordone ombelicale
con la madrepatria, l’Inghilterra. Quella francese, al grido: Libertà,
Uguaglianza e Fraternità, invase tutta l’Europa, portando una ventata di
libertà e di anticlericalismo, nei cuori delle persone, che per secoli, avevano
visto nella nobiltà e nel potere clericale, il male di tutti i loro problemi. I
gesuiti, che era considerato l’esercito del papa, perché con i loro voti
solenni, confermavano la loro cieca e assoluta obbedienza al papa, venivano cacciati
da varie parte d’Europa. Questo a causa della loro ingerenza politica, negli
stati dov’erano presenti. Tanto che il papa, Clemente XIV soppresse la
compagnia di Gesù, motivandola, con la necessità della pace dei tempi. Verrà,
ripristinata il 7 agosto del 1814 da Pio VII. Ma in Italia il vento
rivoluzionario, recherà non pochi danni, ai stati in cui l’Italia era allora
divisa, e a questo si aggiungeva la necessità impellente dell’unità nazionale e
territoriale. A quest’ideale, si dedicheranno molti patrioti Italiani, dando la
loro vita; ci sarà l’annessione con dei plebisciti indetti da Cavour,
nell’Emilia e Toscana, che verrà a far parte del regno Sardo – Piemontese, nel
1860; cominciano a cadere parti dello stato pontificio. Mentre dal sud, Garibaldi
libera l’Italia meridionale, frantumando il regno delle due Sicilie.
Nel frattempo, le truppe piemontesi sconfiggono le
truppe pontificie a Castelfidardo, cade anche Ancona. Tra ottobre e novembre
del 1860, altri plebisciti, annetteranno al regno Sardo Piemontese, il regno
delle due Sicilie, l’Umbria e le Marche. Di conseguenza lo stato pontificio
perde ancora territori, ma Roma continuerà ad essere sotto il papato fino al 20
settembre del 1870, quando i bersaglieri Italiani entrano per la breccia di porta
pia, malgrado altri tentativi di liberazione fatti prima, da Garibaldi e i
fratelli Cairoli. Un plebiscito del 20 ottobre del 1870 suggellerà Roma
all’unità d’Italia. Questi sono gli avvenimenti che si verificarono alla fine
dei 1260 giorni profetici, la caduta del potere temporale dei papi, e una
ventata di libertà della chiesa, che pur essendo sempre nel deserto = il mondo,
acquisterà nuove energie e un risveglio missionario per la predicazione del
regno di Dio, e portare la testimonianza di Gesù. Che è lo spirito della
profezia. Apocalisse: 19 / 10. Ed a questi che Satana rivolgerà la sua
attenzione e facendogli guerra, vs. 17 . Ma questi oltre alla protezione
dell’Altissimo, hanno un avvocato presso il Padre, che li difende.
Concludiamo l’esegesi del cap. 12 dell’Apocalisse,
dicendo che con la battaglia in cielo non è finita la contesa tra l’Altissimo e
Satana, la guerra tra il bene ed il male è continua, e due altre importanti
battaglie ci saranno. La prima sarà condotta dalla stessa Parola di Dio, Gesù
Cristo, ed in questa battaglia, Satana vedrà la distruzione del suo potere
terreno, politico e religioso, designati col nome di bestia e falso profeta.
Apocalisse: 19 / 11 – 21. Mentre Satana stesso, sarà legato per legato e
gettato nell’abisso, affin di non nuocere più, per mille anni. Dopo di che,
sarà sciolto per breve tempo e si avrà la battaglia finale, dove sarà distrutto
per sempre; insieme a quelli che son con lui, che avrà sedotti, per mezzo del
fuoco disceso dal cielo, mentre lui sarà gettato nello stagno di fuoco
(simbolico) dove sono anche la bestia e il falso profeta.
Apocalisse: 20 / 1 -
10. Maran- Ata.
Papia
Nota bene, Le citazioni Bibliche, sono tratte dalla
versione. Riveduta, della società Biblica Britannica e Forestiera, ediz. 1927.
( PA ) Versione Ediz. Paoline.
( NA ) Versione di Fulvio Nardoni.
( GA ) Versione di Monsignor Garofano.