sabato 1 agosto 2020

CONTESA

       

Nella storia dell’umanità, le contese sorte tra gl’uomini, sfociate in guerre disastrose, è impossibile enumerarle tutte. E pur consultando le pagine della storia, sarà impossibile capire quante esse siano state, anche se alcuni storiografi ci hanno tramandato, minuziosamente quanto si è verificato nel corso di circa seimila anni della storia dell’uomo.

In questo contesto, l’uomo, non ha dimenticato di tramandarci, neanche le contese che si venivano a creare nel vasto pantheon di deità in cui credeva, e non furono poche, se si consulta specialmente la mitologia Greca; dell’Egitto, oppure di altri popoli dell’antichità.

Anche le Sacre Scritture, ci parlano di una contesa sorta tra le alte sfere celeste, e di battaglie, combattute e da combattere; il cui vincitore sarà l’Iddio Altissimo e il Suo Figliuolo: Re de re, Signore dei signori. Apocalisse: 19 / 16. Questa contesa, ebbe inizio al principio, della storia dell’uomo, dopo che esso fu creato è posto da Dio nel giardino apposta preparato per lui, l’Eden.

Iddio gli diede questo comandamento: ‘ Mangia pure liberamente del frutto d’ogni albero del giardino; ma del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché, nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai ‘. Genesi: 2 / 16 – 17. Ora l’uomo, perfetto nella sua creazione, non aveva, la conoscenza del bene e del male, né, l’esperienza, di ciò che è bene o male, né vi erano in lui passione disordinate, da allontanarlo dal suo datore di vita. Perciò osservarne il comandamento, non solo non sarebbe stato difficile, ma avrebbe acquistato dei meriti presso Dio, è compreso la sua dipendenza, dal suo creatore. L’uomo per far questo, aveva piena libertà d’arbitrio, Iddio non ne aveva fatto un automa, ma un uomo cosciente e libero d’ogni azione. A questo, Iddio, gli diede un tutore, un Cherubino dell’esercito celeste, creato innanzi nel tempo, perfetto, come sono perfette tutte le opere di Dio; affinché lo guidasse. Matteo:5/48.

Perciò, come detto prima, essendo l’uomo privo di passioni disordinate, il male non poteva venire che da fuori; e fu proprio ciò che avvenne, fu ingannato dal suo tutore e protettore, che indusse prima la donna con inganno a mangiare il frutto dell’albero proibito, e questa ne diede a mangiare anche all’uomo, peccando insieme. In questo modo s’introdusse il peccato nel mondo, e questo fu trasmesso per eredità su tutti gli uomini, e da allora: Sappiamo che fino ad ora   tutta la creazione geme ed è in travaglio; non solo essa, ma anche noi, che abbiamo le primizie dello Spirito, anche noi stessi gemiamo in noi medesimi, aspettando l’adozione, la redenzione del nostro corpo. Romani:8 / 22 – 23. Ma perché, quel cherubino protettore fece questo?

Quali furono i sentimenti disordinati che animarono questo cherubino, tanto da indurre la prima coppia umana a disubbidire il comandamento di Dio, e

inoltre allontanarsi lui stesso, dal suo Creatore, aprendo con il suo stesso Dio, una contesa, è un solco profondo, che si ripercuoterà sull’intero creato?

Eppure questo cherubino, era pieno di saviezza, e metteva il suggello alla perfezione, era di una bellezza perfetta, era un cherubino protettore dalle ali distese, e fu messo nell’Eden il giardino di Dio, era coperto di ogni sorta di pietre preziose, stava sul monte santo di Dio, è camminava in mezzo a pietre di fuoco. Questo, fu perfetto nelle sue vie, fin dal giorno in cui fu creato, finché non fu trovata iniquità in lui, è quale fu questa iniquità?

Il suo cuore si era fatto altero per la sua bellezza, ed aveva corrotto la sua saviezza a motivo del suo splendore. Ezechiele: 28 /12 – 17.

Perciò diceva in cuor suo: “Io salirò in cielo, eleverò il mio trono al disopra le stelle di Dio; io m’assiderò sul monte dell’assemblea, nella parte estrema del settentrione; salirò sulle sommità delle nubi, sarò simile all’Altissimo.

Isaia. 14 / 13 – 14. Questi pensieri, disordinati è ambiziosi, crearono in questo cherubino perfetto la sete e bramosia del potere assoluto, è di farsi simile all’Eterno, suo Creatore. E questo lo porterà alla ribellione e a contendere all’Altissimo la supremazia; perciò sarà chiamato: Satana = Avversario e Diavolo = Calunniatore; il principio del male personificato e opposto a Dio. Il Corano dice: E il Diavolo fu ingrato al suo Signore. Sura: XII / 27. l’ingratitudine di Satana verso l’Eterno Iddio, creò un precedente nelle alte sfere celeste, invogliando altri figli di Dio a ribellarsi, anche se per motivi diversi, causando così una ulteriore contesa, tra Dio e i suoi Figliuoli spirituali = Angeli. Le Scritture ci parlano di questa contesa, nella Genesi dicendo: Or quando gli uomini cominciarono a moltiplicare sulla faccia della terra e furono loro nate delle figliuole, avvenne che i figliuoli di Dio videro che le figliuole degli uomini erano belle, e presero per moglie quelle che si scelsero fra tutte. E l’Eterno disse: “Lo spirito mio non contenderà (1) per sempre con l’uomo; poiché, nel suo traviamento, egli non è che carne; i suoi giorni saranno quindi centovent’anni”. In quel tempo c’erano sulla terra i giganti, e ci furono anche di poi, quando i figlioli di Dio si accostarono alle figliuole degli uomini, e queste fecero loro de’ figliuoli. Essi sono gli uomini potenti che, fin dai tempi antichi, sono stati famosi. Genesi: 6 / 1 – 4.

Questo testo ci dimostra come gli angeli, designati come figli di Dio, hanno un connubio carnale, con le figlie degli uomini, e dalla mescolanza delle due nature distinte e diverse, ci saranno sulla terra, degl’ibridi, Nefilim = Giganti, uomini di notevole statura. Numeri: 13 / 32 – 33.

(1) Altre versioni riportano: non rimarrà per sempre nell’uomo (NA) Il mio spirito non rimanga per sempre umiliato nell’uomo. (PA) il mio spirito non durerà per sempre nell’uomo. (G)

L’Eterno Iddio, non fu contento dell’operato di questi angeli, e sentenziò di porre fine a quel stato di cose, per mezzo del diluvio; naturalmente gli angeli che commisero questa ignominia, non furono distrutti per mezzo del diluvio, e si aggregarono a Satana il primo angelo ribelle, operando con lui nell’iniquità. E Paolo dice in proposito: Poiché il combattimento nostro non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono né luoghi celesti. Perciò, prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e dopo aver compiuto tutto il dover vostro, restare in piè. Efesini: 6 / 12 – 13.

In merito a questi angeli ribelli, c’è, un’altra interpretazione, che dice che non erano angeli, ma bensì, uomini, ma di stirpe diverse, discendenti di Seth, e discendenti di Caino. Certo, che spesse volte la Scrittura parlando di figli di Dio, a volte si riferisce agli angeli e a volte agli uomini, e questi testi lo dimostrano: Deuteronomio:14 / 1. Giobbe: 1 / 6. Salmo: 82 / 1, 6. Giovanni: 10 / 34. Ma nel testo della Genesi si riferisce agli angeli, perché specifica le due nature diverse, e questo è confermato anche dalla letteratura è tradizione Ebraica. (I Manoscritti del Mar morto: I Q gen. Apoc). Apocrifi della Genesi: II / 3 – 18. (D C) Documento di Damasco II / 18 – 21.

(Apocrifi Dell’Antico Testamento) Giubilei: IV / 15. Libro di Enoc parte II

Cap. VI – XI. E poiché Paolo dice: Che a loro furono affidati gli oracoli di Dio. Romani: 3 / 2. Dobbiamo dedurre che il testo della Genesi si tratti di angeli, che si ribellano a Dio, è questo è confermato dall’apostolo Giuda che dice: Egli ha serbato in catene eterne, nelle tenebre, per il giudicio del gran giorno, gli angeli che non serbarono la loro dignità primiera, ma lasciarono la loro propria dimora. Giuda: 6. Questo testo di Giuda toglie ogni dubbio, che questi che si ribellarono a Dio non fossero angeli, ma uomini.

Questi angeli insieme a Satana, formarono l’impero spirituale del male, e con i loro artifizi ingannevoli cercarono è cercano di traviare l’uomo, è allontanarlo da Dio, come fece Satana loro capo, con la prima coppia umana.

E con questo intendo malefico, avevano la faccia tosta di presentarsi nell’assemblea di Dio, rinfacciando che loro erano in grado di traviare l’uomo, che era stato fatto ad immagine di Dio, ed era il coronamento della creazione. Genesi. 1 / 27- 31.

E le Scritture ci parlano di due casi, di questo avvenimento; il primo caso lo troviamo nel secondo libro delle Cronache, che dice; E Micaiah replicò: Perciò ascoltate la parola dell’Eterno. Io ho veduto l’Eterno che sedeva sul suo trono, e tutto l’esercito celeste che gli stava a destra e a sinistra. E l’Eterno disse: - Chi sedurrà Acab, re d’Israele, affinché salga a Ramoth di Galaad e vi perisca? – E uno rispose in un modo e l’altro in un altro. Allora si fece avanti uno spirito, il quale si presentò dinnanzi all’Eterno, e disse: - Lo sedurrò io. – L’Eterno gli disse: - E come? – Quegli rispose: - Io uscirò, e sarò spirito di menzogna in bocca a tutti i suoi profeti. - L’Eterno gli disse: - Si, riuscirai a sedurlo; esci, e fa così. - 2 Cronache: 18 / 18 – 21.

In questa descrizione antropomorfica di Micaiah, in cui si unisce l’elemento umano al divino, prendendo forme ed azioni umane, vediamo l’Eterno come un Re, attorniato dai suoi consiglieri, Principati, Podestà, Cherubini, Serafini, Angeli, e tra questi si fa avanti uno spirito che propone il male, e la menzogna, che Iddio permetterà per un preciso disegno sul re Acab.

Un altro caso lo troviamo nel libro di Giobbe, che dice: Or accade un giorno, che i figliuoli di Dio vennero a presentarsi davanti all’Eterno, e Satana venne anch’egli in mezzo a loro. E l’Eterno disse a Satana: Donde vieni? E Satana rispose all’Eterno: Dal percorre la terra e dal passeggiar per essa. E l’Eterno disse a Satana: Hai notato il mio servo Giobbe? Non ce n’è un altro sulla terra che come lui sia integro, retto, tema Iddio e fugga il male.

E Satana rispose all’Eterno: E forse per nulla che Giobbe tema Iddio? Non l’hai tu circondato d’un riparo, lui e la sua casa, e tutto quel che possiede? Tu hai benedetto l’opera delle sue mani, e il suo bestiame ricopre tutto il paese. Ma stendi un po’ la tua mano, tocca quanto egli possiede, e vedrai se non ti rinnega in faccia. E l’Eterno disse a Satana: ebbene! Tutto quel che possiede è in tuo potere; soltanto, non stendere la mano sulla sua persona. E Satana si ritirò dalla presenza dell’Eterno. Giobbe: 1 / 7 – 12.

Satana opererà ogni sorta di mali, contro la famiglia ed i beni di Giobbe, ma questo non rinnegherà Iddio. Perciò ritornerà di nuovo presso l’Eterno, per aver mano libera sulla sua persona, e Iddio gli concederà questa soddisfazione, ma gli dirà: Ebbene esso è in tuo potere; soltanto rispetta la sua vita. Giobbe: 2 / 1 – 6. Satana continuerà la sua malefica opera tentatrice contro Giobbe, e la moglie stesso gli dirà: Ancora stai saldo nella tua integrità? Ma lascia stare Iddio, e muori! E Giobbe a lei: Tu parli da donna insensata! Abbiamo accettato il bene dalla mano di Dio, e rifiuteremo d’accettare il male? – In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra.

Gobbe: 2 / 8 – 10. Giobbe nulla sapeva della contesa tra l’Eterno e Satana, ma la sua fede irremovibile nell’Eterno sarà d’esempio per molti; e questi testi ci fanno comprendere, come nella contesa tra l’Eterno è Satana, l’uomo e sotto mira dal maligno e dei suoi angeli, che si adoperano per allontanare le creature dal Creatore.

Perciò Gesù, nell’insegnarci a pregare al Padre, ci dice: Non ci esporre alla tentazione ma liberaci dal maligno. Matteo:6 / 13.

La preghiera, instaura il nostro rapporto con il padre celeste, e ci tiene uniti a Lui, e fino a quando ci sarà questo rapporto; Satana sarà impossibilitato ad avvicinarsi a noi. Perciò Gesù ci dice di pregare, chiedendo di non entrare in tentazione.

La contesa tra l’Eterno Iddio è Satana il Diavolo, tra il bene ed il male, porterà indubbiamente a delle battaglie, che si combatteranno tra i due schieramenti; le forze del bene, composte da angeli rimasti fedeli e fedeli figliuoli di Dio sulla terra, le forze del male, composte da Satana, gli angeli ribelli, e quanti sarà riuscito a traviare sulla terra. Ma l’esito finale, sarà la vittoria del bene sul male, è la distruzione di Satana.

                                                  La Battaglia in cielo

 Il capitolo dodici del libro dell’Apocalisse, ci parla di una delle prime battaglie tra le forze del bene, e quelle del male, e anche se ciò si verificò in cielo, il suo esito vittorioso fu dovuto a quanto avvenne sulla terra.

La scrittura ci descrive l’avvenimento, avuto in visione dall’Apostolo Giovanni nell’isola di Patmo, piccola isola vulcanica, nel Mare Egeo, di circa 15,00 km. Di lunghezza, luogo di deportazione dei criminali, dove fu esiliato dall’Imperatore Domiziano, Giovanni a cagione della sua fedeltà e del suo zelo nella predicazione della parola di Dio.

Giovanni aveva circa 90 anni, ed era verso l’anno 95 dell’era volgare; e Giovanni stesso attesta dicendo: Io, Giovanni, vostro fratello e partecipe con voi alla tribolazione, del regno e della costanza in Gesù, ero nell’isola chiamata Patmo a motivo della parola di Dia e della testimonianza di Gesù.

Apocalisse: 1 / 9. Giovanni ci descrive la battaglia in cielo dicendo: Poi apparve un gran segno nel cielo; una donna rivestita del sole con la luna sotto i piedi, e sul capo una corona di dodici stelle. Ella era incinta, e gridava nelle doglie tormentose del parto. E apparve un altro segno nel cielo; ed ecco un gran dragone rosso, che aveva sette teste e dieci corna e sulle teste dieci diademi. E la sua coda trascinava la terza parte delle stelle del cielo e le gettò sulla terra. E il dragone si fermò davanti alla donna che stava per partorire, affin di divorarne il figliuolo, quando l’avrebbe partorito.

Ed ella partorì un figliuolo maschio, che ha da reggere tutte le nazioni con una verga di ferro; e il figliuolo di lei fu rapito presso a Dio ed al suo trono.

E la donna fuggì nel deserto, dove ha un luogo preparato da Dio affinché vi sia nutrita per mille duecentosessanta giorni.

E vi fu battaglia in cielo: Michele e i suoi angeli combatterono col dragone, e il dragone e i suoi angeli combatterono, ma non vinsero, e il luogo loro non fu più trovato nel cielo. E il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato Diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furono gettati gli angeli suoi.

Ed udii una gran voce nel cielo che diceva: Ora è venuta la salvezza e la potenza ed il regno dell’Iddio nostro, e la podestà del suo Cristo, perché è stato gettato giù l’accusatore dei nostri fratelli, che li accusava dinanzi all’Iddio nostro, giorno e notte. Ma essi l’hanno vinto a cagion del sangue dell’Agnello e a cagion della parola della loro testimonianza; e non hanno amato la loro vita, anzi l’hanno esposta alla morte.

Perciò rallegratevi, o cieli, e voi che abitate in essi. Guai a voi, o terra, o mare! Perché il diavolo è disceso a voi con gran furore, sapendo di non aver che breve tempo. E quando il dragone si vide gettato sulla terra, perseguitò la donna che aveva partorito il figliuolo maschio. Ma alla donna furono date le due ali della grande aquila affinché se ne volasse nel deserto nel suo luogo, dove è nutrita un tempo dei tempi e la metà d’un tempo, lungi dalla presenza del serpente. E il serpente gettò dalla sua bocca, dietro alla donna, dell’acqua a guisa di fiume, per farla portar via dalla fiumana. Ma la terra soccorse la donna; e la terra aprì la sua bocca e inghiotti il fiume che il dragone aveva gettato fuori dalla propria bocca, E il dragone si adirò contro la donna e andò a far guerra col rimanente della progenie d’essa, che serba i comandamenti di Dio e ritiene la testimonianza di Gesù. E si fermò sulla riva del mare. Apocalisse; 12 / 1 – 18.

Ora con l’aiuto del Signore Iddio, pregando che ci aiuti con il Suo Santo Spirito, faremo un’esegesi completa di questo capitolo, e della battaglia che qui ci è descritta; senza tralasciare alcuna ipotesi né tralasciando le varie interpretazioni, che comunque mostrano spirito di ricerca, e studio della parola di Dio. Per cui starà al lettore attento studioso delle Scritture, valutare, quale di essa si avvicina alla più esatta interpretazione. Diciamo questo, per dimostrare che; La Chiesa Cristiana Millenarista, non pretende come alcuni, d’essere l’unica depositaria della verità, e che apprezza lo studio e ricerca di altri fratelli pur non condividendone alcuni orientamenti, sia essi Escatologici che Dogmatici.

I primi due versetti del capitolo in esame dicono: Poi apparve un gran segno nel cielo; Una donna rivestita dal sole con la luna sotto i piedi, e sul capo una corona di dodici stelle. Ella era incinta e gridava nelle doglie tormentose del parto.

Chi è la donna? E qual è il suo significato?

(1) Ipotesi: La chiesa Romana, indica nella donna, l’Immacolata Concezione, Madre di Cristo e degli uomini, e le stelle sono le virtù di Maria. In merito diciamo: Senza obiettare sulle virtù di Maria Madre di Gesù, ricordiamo, che Maria fu scelta sia per le sue virtù, sia perché discendente di Davide. E anche se Matteo e Luca danno la genealogia secondo l’uso Ebraico, tralasciando i nomi femminili, Giuseppe e Maria insieme, salirono dalla Galilea, per recarsi in Giudea, nella città di Davide, chiamata Bethleem, perché della famiglia di Davide, per farsi scrivere secondo il censimento emanato da Cesare Augusto. Luca: 2 / 1 – 4.

Maria generò Gesù nella carne, nella sua venuta sulla terra come ultimo Adamo è Figliuolo dell’uomo; ma Gesù esisteva già prima, e questo ce lo insegnano le Scritture: Giovanni: 1 / 30. -  8 / 58. E le Scritture ce lo designano col nome di. Logos = Verbum = Parola, Giovanni: 1 / 1. Come la Sapienza, 1 Corinzi: 1 / 24. Proverbi: 8 / 22. (GA) E come il testimone Fedele è Verace, Apocalisse:3 / 14. Che Maria sia Madre di tutti gli uomini, mi sembra un po’ azzardato, visto che Maria visse quattromila anni circa, dopo la creazione della prima donna, Eva.

( 2 ) seconda ipotesi e interpretazione della chiesa di Roma, la donna è la chiesa madre di tutti i credenti, le dodici stelle sono gli Apostoli, il sole è Cristo che riveste la chiesa, la luna sotto i piedi, indica che Cristo e la chiesa sono al di sopra d’ogni cosa immutabile. Questa ipotesi, anche se in linea generale si avvicina molto, a quanto la pensa la maggior parte della cristianità, nei dettagli, si scosta da quella che realmente insegna la scrittura.

( 3 ) Terza ipotesi delle chiese riformate, la donna è la nazione d’Israele composta dalle dodici tribù, il figlio maschio, è Cristo Gesù , che nasce in Israele, e che ha da reggere le nazioni con una verga di ferro. Apocalisse: 12 / 5. salmo: 2 / 7 – 8. Anche questa interpretazione, non mi sembra che si avvicini molto, a quello che sarà la lettura dei versetti successivi del capitolo 12 in esame.

( 4 ) Quarta ipotesi. Alcuni fratelli pensano che la donna sia giustamente la chiesa, ma una chiesa che genera sé stessa, in quanto le sue origini, risalgono alla prima donna, Eva, che nel corso dei millenni ha generato una schiera di santi, quali: Abele, Seth, Enoc, Noè, Abramo, ecc., fino a generare Gesù, è continuare a generare, figliuoli d’Abramo spirituali = cristiani. Le dodici stelle rappresentano i dodici Apostoli, il sole di cui essa è rivestita, è la gloria celeste, a cui essa sarà innalzata. La luna sotto i piedi, rappresenta, il futuro regno terreno, che le sarà sottoposto. Anche questa ipotesi, messa a confronto con quello che insegnano le Scritture, sembra alquanto fantasiosa, se la chiesa ha origine con Eva, basandosi sul testo del libro della Genesi: 3 / 15, che dice: e io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno. E vero che dalla stessa Eva sarebbero nate due progenie diverse, una dedita a seguire i comandamenti di Dio, e la strada del bene; ed una a seguire la strada del male e del maligno. Ma in queste due progenie ci possiamo vedere, Una l’organizzazione di Dio sulla terra che segue i suoi voleri e comandamenti, da Seth al popolo d’Israele, tesoro particolare di Dio sulla terra, è testimone dell’Iddio Unico, Esodo: 19 / 5 – 6. E pedagogo per altri popoli. L’altra progenie, tutti quelli che Satana è riuscito a corrompere ed allontanare da Dio, Ma la donna come chiesa sarebbe nata molto tempo dopo, e precisamente alla pentecoste, con la discesa dello Spirito santo. Atti: 2 / 1 – 4, ed è opinione comune a tutti i cristiani, che la pentecoste sancisce la nascita della chiesa. D'altronde Gesù stesso dice a Pietro, dopo che questo aveva affermato che Gesù era il Figlio dell’Iddio Vivente: Tu sei beato, o Simone, figliuol di Giona, perché non la carne e il sangue t’hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. E io altresì ti dico: Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell’Ades non la potranno vincere. Matteo: 16 / 16 – 18. Gesù non dice, che avrebbe continuato ad edificare l’organizzazione di Dio, che aveva origine dalla prima donna, ma dice che avrebbe edificato la sua chiesa, parlando al futuro, anche se prossimo. Comunque, questa può essere una verità come altre.

( 5 ) La Quinta ipotesi, di altri studiosi della bibbia, dice che questa donna è la simbolica moglie di Geova, e che i suoi figli, sono i fedeli seguaci che formano la congregazione, perciò sono figli di Dio e della simbolica moglie di Geova. Rivelazione cap. 27, edizione 1988 dalla Congregazione Cristiana dei testimoni di Geova. Se il lettore, vuole maggior fantasia, può consultare anche il libro: Liberazione, cap. XI del 1926 della stessa società.

Perciò questa ipotesi così fantasiosa, non tentiamo neanche di commentarla, poiché costoro, non solo si credono gli unici depositari della verità, ma fuori dalla loro arca ( congregazione ) non c’è salvezza, voglia l’Eterno illuminarli, affinché studiano di più le Scritture, con la libertà dei veri figli di Dio, e senza i paraocchi e guida della loro società.

 

 

( 6 ) La sesta ipotesi, è il pensiero della chiesa cristiana millenarista, che è il seguente: La donna è la chiesa militante, ossia tutti quelli che hanno abbracciato Cristo, e si sono battezzati nel suo nome, diventando cristiani, questi si sono rivestiti di Cristo, Galati: 3 / 27. E poiché Cristo è il sole di Giustizia. Numeri: 24 / 17. Malachia: 4 / 2. Luca: 1 / 78 – 79. Ecco per cui la donna = chiesa militante è rivestita dal sole.

Perché chiesa militante?

Perché i santi della Chiesa glorificata è trionfante, li conosce solo  il signore,

e perché dopo la nascita della chiesa, nella stessa chiesa, si insinuerà anche la falsa chiesa, Babilonica, descritta nel capitolo 17- 18, dell’Apocalisse. E perciò, Gesù stesso dice: Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi farà la volontà dl Pare mio che è nei cieli. Matteo: 7 / 21. Poiché molti son chiamati, ma pochi eletti. Matteo: 22 / 24.

Le dodici stelle, sono i dodici Apostoli di Cristo, base è fondamento della Gerusalemme celeste, altro nome della Chiesa trionfante è glorificata; Apocalisse: 21 / 10 – 14. ed anche in questo capitolo, vediamo che questa nuova Gerusalemme, è sposa di Cristo, non ha bisogno di luminari che brillano in lei, perché la illumina la gloria di Dio, e l’Agnello è il suo luminare. Apocalisse:21 / 23.

La donna aveva la luna sotto i piedi, cosa significa?

La luna è l’unico satellite naturale della terra, ed è  l’astro che le sta più vicino; non risplende di luce propria, ma riflette quella che riceve dal sole, si manifesta a noi con la frazione della sua parte illuminata che è rivolta alla terra. Frazione la quale dipende dalla posizione che per il suo movimento viene ad assumere relativamente al sole e alla terra.

La luna, è il vecchio patto, e non sta sotto i piedi della donna, per essere calpestato, ma solo perché questo è adempiuto in Cristo: Matteo: 5 / 17. Ed era l’ombra dei futuri beni. Ebrei: 10 / 1. Ora se secondo la legge, una volta all’anno, il sommo sacerdote entrava nel luogo Santissimo, del tabernacolo prima e del tempio dopo, per offrire il sangue del sacrificio in espiazione delle colpe sue e del popolo; e questo avveniva ogni anno, ciò vuol dire che i peccati venivano coperti non cancellati. Ebrei: 10 / 2 – 4. Ma venuto Cristo sommo sacerdote dei futuri beni, egli, attraversò il tabernacolo più grande e più perfetto, non fatto con mano, vale a dire, non di questa creazione, e non mediante il sangue di becchi e di vitelli, ma mediante il proprio sangue, è entrato una volta per sempre nel santuario, avendo acquistata una redenzione eterna. Ebrei: 9 / 11 – 12. E quindi, come Gesù dice: Ecco, io vengo per fare la tua volontà. Egli toglie il primo per stabilire il secondo, In virtù di questa << volontà >> noi siamo stati santificati, mediante l’offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per sempre. Ebre: 10 / 9 – 10.

Perciò la Chiesa essendo rivestita del sole, ( Cristo ) non ha più bisogno della luce di riflesso della luna, il vecchio patto, perché riflette la luce di Cristo di cui è rivestita. Galati: 3 /  25 – 27.

Ora quella progenie d’Israele che non accettò e non accetta, Cristo Gesù, come il Messia promesso, lo accetterà alla sua restaurazione, quando staranno per essere sopraffatti e ci sarà l’intervento Divino. Zaccaria: 12 / 9 – 10. Apocalisse: 1 / 7. E allora questo popolo aprirà gli occhi, per  continuare  il compito di pedagogo affidatogli, anche dopo la sua restaurazione. Esodo: 19 / 6. Zaccaria: 8 / 22 – 23. Perché i doni e la vocazione di Dio sono senza pentimento. Romani: 11/29. Così, anche l’Israele restaurato sarà rivestito del Sole = Cristo. Ora, se l’Israele naturale, alla sua restaurazione avrà accettato Cristo = il Sole e risplenderà in virtù di questo Sole; quelli che risplendevano già di questo Sole, perché lo hanno accettato durante l’età del vangelo; al secondo avvento di Cristo, splenderanno sette volte di più. Isaia: 30 / 26.

La donna era incinta, e gridava nelle doglie tormentose del parto; in seguito parleremo del nascituro.

Continuando l’esegesi, i versetti da, 3 a 4 dice: E apparve un altro segno nel cielo; ed ecco un gran dragone rosso, che aveva sette teste e dieci corna e sulle teste dieci diademi. E la sua coda trascinava la terza parte delle stelle del cielo e le gettò sulla terra. E il dragone si fermò davanti alla donna che stava per partorire, affin di divorarne il figliuolo. Ed ella partorì un figliuolo maschio, che ha da reggere tutte le nazioni con verga di ferro; e il figliuol di lei fu rapito presso a Dio ed al suo trono.

Chi è questo gran dragone rosso? Ce lo dice lo stesso testo, al versetto, 9, chiamandolo il serpente antico, Diavolo è Satana; che qui è rappresentato con tutta la sua potenza terrena e celeste. Quella celeste, caratterizzata dalla terza parte delle stelle del cielo che trascinava con la sua coda, gli angeli ribelli, che furono gettati sulla terra con scopi ben precisi, ma quali? Questo ci viene detto al capitolo 16 ai versetti, 13 e 14, dell’Apocalisse che dice: E vidi uscire dalla bocca del dragone e dalla bocca del falso profeta tre spiriti immondi, simili a rane; perché sono spiriti di demoni che fan de’ segni e si recano dai re di tutto il mondo per radunarli per la battaglia del gran giorno dell’Iddio onnipotente. Perciò l’Apostolo Giovanni, ci esorta dicendo: Diletti, non crediate ad ogni spirito, ma provate gli spiriti, per sapere se son da Dio; perché molti falsi profeti sono usciti fuori nel mondo. 1 Giovanni: 4 / 1. La potenza terrena del dragone, è caratterizzata dalle sette teste e dieci corna, i diademi o corone poste sulle teste, stanno ad indicare la regalità di cui questi imperi godono agli occhi del mondo è vanto stesso di Satana loro Dio, che è chiamato: Il Dio di questo mondo. 2 Corinzi: 4 / 4. ( GA )

Satana forte di questi regni terreni, cercò addirittura di corrompere Gesù, portandolo su di un monte altissimo; E gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, e gli disse: Tutte queste cose io te le darò, se, prostrandoti, tu  mi adori. Allora Gesù gli disse: Va’ Satana, poiché sta scritto: Adora il Signore Iddio tuo, ed a lui solo rendi il culto. Matteo: 4 / 8 – 10.

Per cercare di capire quali siano questi regni terreni o imperi di Satana, sarà necessario accennare, a delle altre profezie che parallelamente ci parlano di questi imperi che si dovevano susseguire uno dopo l’altro, fino alla venuta del regno di Dio. Queste profezie ci vengono presentate, sotto forma di un prisma, che pur vedendone l’inizio e la fine, ogni profezia ci mostra una sfaccettatura diversa.

La prima profezia, la troviamo nel capitolo 2 di Daniele, e ci parla che il re Nabucodonosor ebbe un sogno, che però svegliatosi non ricordava, ma il re rimase scosso e turbato da questo sogno. Perciò fatti chiamare tutti i maghi è astrologhi di Babilonia, ne pretendeva l’interpretazione; il re chiedeva una cosa assurda, perché per averne l’interpretazione, necessitava che si conoscesse il sogno, ma il re l’aveva dimenticato, perciò i suoi savi non poterono dargli l’interpretazione, ammesso che fossero in grado di farlo.

Quindi il re decretò che fossero messi tutti a morte, e tra questi, c’era anche il profeta Daniele, ed i suoi compagni; per cui Daniele si recò dal re, chiedendogli di dargli tempo, che avrebbe fatto conoscere il sogno al re.          Allora Daniele e i suoi compagni implorarono l’Eterno affinché gli rivelasse il sogno e si potessero salvare, insieme ai savi di Babilonia.               

Allora l’Eterno, gli rivelò il sogno, ed il suo significato; questo era il sogno.

Tu, o re, guardavi, ed ecco una grande statua; questa statua era immensa e d’uno splendore straordinario, si ergeva dinnanzi a te, e il suo aspetto era terribile. La testa di questa statua era d’oro fino; il suo petto e le sue braccia erano d’argento; il suo ventre e le sue cosce, di rame; le sue gambe, di ferro; i suoi piedi, in parte di ferro e in parte d’argilla. Tu stavi guardando, quand’ecco una pietra si staccò, senz’opera di mano, e colpì i piedi di ferro e d’argilla della statua, e li frantumò. Allora il ferro, l’argilla, il rame, l’argento e l’oro furon frantumati insieme, e furono come la pula sulle aie d’estate; il vento li portò via, e non se ne trovò più traccia; ma la pietra che aveva colpito la statua diventò un gran monte, che riempì tutta la terra. Daniele: 2 / 31 – 35. Daniele diede la spiegazione al re, dicendogli che quella statua, rappresentava, tutti i grandi imperi, che si sarebbero susseguiti da lui in poi, nel mondo. Fino agli ultimi, rappresentati dalle dita della statua, in parte d’argilla ed in parte di ferro. L’Impero Babilonese, sarebbe stato il primo, simbolizzato dal capo d’oro della statua; non è, che prima dell’impero Babilonese non ci fossero stati altri grandi imperi, ma la profezia, riguarda da Babilonia in poi. Dopo Babilonia, ci sarebbe stato l’Impero dei Medi e persiani, simbolizzato, dal petto e dalle braccia, ch’erano d’argento. L’Impero dei Medi e Persiani, era diviso in venti Satrapie, che equivalevano a province; come ci narra Erodoto, Storie Libro III / 89 – 94.  

Dopo, sarebbe seguito un altro Impero, simbolizzato dal ventre e dalle cosce ch’erano di rame, e questo fu l’Impero: Greco – Macedone di Alessandro il grande ed i suoi successori.

Il quarto Impero, è l’Impero di Roma, costituito nella sola parte dal ferro delle gambe, ferreo e monolitico, che fu il più grande impero del mondo antico, formato da dodici diocesi o grandi province. I piedi, in parte di ferro ed in parte d’argilla, costituiscono la continuazione dello stesso Impero, nella mescolanza di potere politico e potere religioso, simboleggiati dai materiali diversi. L’argilla, che vorrebbe identificarsi con la pietra dura, il vero regno di Dio e per farlo si mescola al ferro, che però non può amalgamarsi con questo, perciò questa unione si rivelerà fatale per l’argilla. Apocalisse: 17 / 16. L’Impero Romano, nell’insieme, della  parte del ferro, e , nella parte di ferro e argilla, sarà molto lungo, poiché avrà diverse fasi, nella storia del mondo. Una prima fase, dell’Impero costituito nella sola parte del ferro delle gambe; una seconda fase, costituita dai regni che verranno a costituirsi dalla caduta del primo, i regni Romani Barbarici. Una terza fase, il Sacro Romano Impero, e dopo un periodo di transizione, la ricostruzione di quello che fu l’impero Romano all’inizio, ma con impronta diversa, (U. E. Unione Europea). E in questa ultima fase, che la pietra si stacca dal monte senza opera di mani, e va’ a colpire i piedi della statua frantumandoli. Questa pietra è il regno di Dio, che abbatterà i governi terreni di Satana, che voleva imitarli mescolando ferro e argilla, potere politico e potere religioso. Il profeta Daniele chiude con queste parole: Tu hai visto il ferro con la molle argilla, perché quelli si mescoleranno mediante connubi umani, (1) ma non saranno uniti l’un all’altro, nello stesso modo che il ferro non s’amalgama con l’argilla. E al tempo di questi re, l’Iddio del cielo farà sorgere un regno, che non sarà mai distrutto, e che non passerà sotto la dominazione d’un altro popolo; quello spezzerà e annienterà tutti quei regni; ma esso sussisterà in perpetuo, nel modo che hai visto la pietra staccarsi dal monte, senz’opera di mano, e spezzare il ferro, il rame, l’argilla, l’argento e l’oro. Il grande Iddio ha fatto conoscere al re ciò che deve venire d’ora innanzi; il sogno è verace, è l’interpretazione n’è sicura. Daniele: 2 / 43 – 45.

In questa profezia ci sono mostrati, i regni terreni di Satana, è il suo susseguirsi                     nella storia dell’uomo, mostrando così una facciata di quel prisma, ch’è il piano di Dio; adesso vedremo un’altra facciata di questo piano, in un’atra profezia di Daniele.     

 (1) Altre versioni riportano: Seme Umano – Matrimonio.

 

        Le Bestie Viste da Daniele.

 

Daniele, nel primo anno di regno dell’ultimo re di Babilonia, Belsatsar, fece un sogno e scrisse le visioni che passarono nella sua mente, dicendo: Io guardavo, nella mia visione notturna, ed ecco scatenarsi sul mar grande i quattro venti del cielo, E, quattro grandi bestie uscirono dal mare, una diversa dall’altra. La prima era come un leone, ed aveva delle ali d’aquila. Io guardai, finché non le furono strappate le ali; e fu sollevata da terra, fu fatta stare in piedi come un uomo, e le fu dato un cuor d’uomo. Ed ecco una seconda bestia, simile ad un orso; essa rizzavasi sopra un lato, avea tre costole in bocca fra i denti; e le fu detto: Levati mangia molta carne!

Dopo questo, io guardavo, ed ecco un’altra simile ad un leopardo, che aveva addosso quattro ali d’uccello; questa bestia aveva quattro teste, e le fu dato il dominio. Dopo questo, io guardavo nelle visioni notturne, ed ecco una quarta bestia spaventevole, terribile e straordinariamente forte; aveva dei denti grandi, di ferro; divorava e sbranava, e calpestava il resto coi piedi; era diversa da tutte le altre bestie che l’avevano preceduta, e avea dieci corna. Io esaminavo quelle corna, ed ecco un altro piccolo corno spuntò tra quelle, e tre delle prime corna furono divelte dinanzi ad esso; ed ecco che quel corno avea degli occhi simili a occhi d’uomo, e una bocca che proferiva grandi cose. Daniele: 7 / 2 –  8.

In questa profezia, gli imperi ci vengono presentati sotto forme di bestie, e così ci saranno presentati, anche nell’Apocalisse; questo starà a significare, che questi domini assoluti, poggeranno sulla forza e contro ogni logica e razionalità, che non sia quella del dominio sull’uomo e le loro coscienze.

La potenza e la gloria di questi regni, abbaglierà l’uomo, facendogli compiere le più afferrate nefandezze; e con questi domini e la loro gloria, che Satana tentò Gesù, ma fallì miseramente.

Non per niente chi muove le file, c’è sempre lui, il serpente antico, chiamato Satana, che nel testo che stiamo esaminando, ci viene presentato sotto la forma di un dragone.

Queste quattro bestie, sono corrispondenti ai diversi metalli di cui era formata la statua sognata da: Nabucodonosor. Il leone alato = al capo d’oro della statua; e quindi l’Impero Babilonese, a questo gli furono strappate le ali, e fatta stare in piedi come un uomo, e gli fu dato un cuor d’uomo. Questo fatto ha due spiegazioni, la prima è ciò che avvenne a Nabucodonosor, nel sogno del grande albero, con l’adempimento della profezia su sé stesso. Daniele: 4. La seconda, è la Caduta di Babilonia, e il suo sussistere non più come potenza, ma in dimensioni ridotte.

L’orso, con tre costole in bocca =  al petto e le braccia d’argento, perciò è l’Impero dei Medi e Persiani, e gli è detto di mangiare molta carne.

Il leopardo, con quattro teste e quattro ali d’uccello sul dorso = al ventre e le cosce fatte di rame, questo è l’impero Greco – Macedone di Alessandro il Grande. Le quattro teste, e le quattro ali d’uccello sul dorso del leopardo, sono le divisioni dell’Impero avvenute con la morte d’Alessandro a Babilonia nel: 323 A. C. Spartizioni, che questi generali di Alessandro fecero. Tolomeo si prese l’Egitto, Seleuco la Siria, Lisimaco la Tracia, Cassandro la Macedonia. Per maggior chiarezza, si veda pure, Daniele: 8.

La quarta bestia, non c’è descritta nell’aspetto, ma ci è detto che è spaventosa e terribile; questa corrisponde alle gambe di ferro della statua, e le dieci dita della statua corrispondono alle dieci corna, mentre l’argilla corrisponde al corno diverso, che ha occhi e bocca, che nasce dalla stessa bestia, che pure essendo corno = potenza, gli occhi e la bocca lo diversificano dalle altre. La bestia è l’Impero Romano, duro come il ferro, e che durerà diversi secoli. Ma l’Impero Romano cadde nel: 476 D. C. Quando il generale barbaro Odoacre, depose l’ultimo Imperatore Romano d’Occidente, Romolo Augustolo. Ma la stessa bestia ha dieci corna, che possiamo assimilarle alle dieci dita dei piedi della statua, che sono in parte di ferro ed in parte d’argilla, che stanno ad indicare sia la forza che la friabilità di questi regni. Dalla caduta dell’Impero Romano sorgeranno i regni: Romani Barbarici, chiamati così perché lasceranno le leggi e la cultura romana, riconoscendola superiore alla loro, questi regni e popoli sono: ( 1 ) Angli e Sassoni, stanziatesi in Britannia. ( 2 ) Vandali, stanziatesi in Africa settentrionale. ( 3 ) Visigoti e Alani, stanziatesi in Spagna. ( 4 ) Franchi, stanziatesi in Gallia = Francia. ( 5 ) Burgundi, stanziatesi in Borgogna. (6 ) Unni, a cui si aggiungeranno: gli Ungari o Magiari, stanziatesi nell’Europa Balcanica = Pannonia. ( 7 ) Slavi, che si stanzieranno in Illiria e Tracia. ( 8 ) Ostrogoti, costituiti da Eruli e Turingi, stanziatesi in Italia. ( 9 ) Longobardi, stanziatesi in Italia. (10) Alemanni, stanziatesi nella valle del Reno e del Danubio.

Grande Dizionario Enciclopedico UTET voce: I regni Romani Barbarici.

Questi sono i regni e i popoli che costituiscono i regni romano barbarici; simbolizzati dalle dieci corna della bestia, e dalle dieci dita dei piedi della statua. Ma c’è ancora un altro corno, che esce dalla stessa bestia, o Impero, ma è diverso dalle altre, perché ha occhi e bocca. Ora se corno è simbolo di potenza, e occhio simbolo di sapienza, a cosa serviva la bocca a questo corno? Ci è detto che proferiva grandi cose, versetto, 8,  ma cosa?

Il versetto 25, ci dice ciò che proferiva questo:

Egli proferirà parole contro l’Altissimo, ridurrà allo stremo i santi dell’Altissimo, e penserà di mutare i tempi e la legge, i santi saran dati nelle sue mani per un tempo dei tempi, e la metà d’un tempo. E il versetto, 21, dice: Io guardai, e quello stesso corna faceva guerra ai santi e aveva il sopravvento. Questo piccolo corno, con occhi e bocca, esce dalla stessa bestia, quindi un potere voluto da Satana, come Dio di questo mondo, e non è, solo un potere basato solo sulla forza, nella simbologia del corno, ma anche basato sull’astuzia e la sapienza; caratteristica e simbologia degli occhi di cui è dotato. In più ha anche la bocca, per sputare parole blasfeme, contro l’Altissimo Iddio. Perciò possiamo identificarlo, con l’ascesa della falsa chiesa Babilonica, che uscendo dalla stessa donna = chiesa, si sviluppa e cresce sotto l’impero Romano, e grazie all’ordinamento politico e giuridico di questo, al principio le sarà sottomessa, poi lo affiancherà, fino a dominarlo, una volta raggiunto l’apice del potere e gloria. Perché Satana è la scimmia di Dio, e fa tutte le cose che fa Iddio, ma rivolte al male.

Di questa falsa cristianità, che Giovanni definisce anticristi, che già andavano manifestandosi nel suo tempo, dice: Figlioletti, è l’ultima ora; e come avete udito che l’anticristo deve venire, fin da ora sono sorti molti anticristi; onde conosciamo che è l’ultima ora. Sono usciti di fra noi, ma non eran de’ nostri; perché, se fossero stati dei nostri sarebbero rimasti con noi; ma sono usciti affinché fossero manifestati e si vedesse che non tutti sono dei nostri. 1 Giovanni: 2 / 18 – 19.

Con l’ascesa al potere di questa falsa chiesa, abbiamo, che tre corna vengono divelte dinnanzi a questo piccolo corno; e questo avviene per la sua influenza, che eserciterà, sul potere politico, del suo tempo.

E Leone I, ( 440 – 461 ) definito Magno dai posteri, così scriveva in una sua lettera, all’Imperatore d’Oriente Teodosio, il 13 / 10 / 449. “ Quando trattiamo le questioni della chiesa, trattiamo anche le cose che toccano il vostro regno e la vostra salute, garantendovi così un dominio incontrastato e tranquillo sulle vostre province. Difendete infine l’incrollabile stabilità della chiesa contro gli eretici, onde anche il vostro impero sia difeso dalla destra di Cristo.” ( Omelie, lettere di S. Leone Magno- Lettera XLIV- edizioni UTET, Torino 1969 ) . Ossequiando questa linea politica dei vescovi di Roma, gl’Imperatori d’Oriente faranno guerra ai barbari. E Giustiniano manderà il suo generale Bizantino, Belisario, che sconfiggerà tra il: 533 – 534, i Vandali in Africa, ponendo fine al loro regno.

Gli ostrogoti, in Italia, saranno sconfitti dal generale Bizantino, Narsete, che tra il: 553 – 554 riportò quasi tutta l’Italia sotto il controllo Bizantino, scomparendo così anche questo regno, Romano – Barbarico.

I Franchi già convertiti al cattolicesimo, furono chiamati dal vescovo di Roma, Adriano I, contro i Longobardi; questi saranno sconfitti nella battaglia di Pavia, nel : 774, per scomparire anche questi con il loro regno, e scompare il terzo corno, sotto l’ascesa del piccolo, con occhi e bocca.

Ora guardiamo più dettagliatamente, questo piccolo corno, mettendolo a confronto con l’uomo della perdizione descritto da Paolo ai Tessalonicesi: 2 / 3 – 10.


Daniele, il piccolo corno - Paolo, l’uomo della perdizione.

 

(1) Sorge, insieme alle altre dieci corna,

           a seguito della caduta della bestia.

(1) Non poteva manifestarsi in precedenza perché chi lo riteneva

Non era stato tolto di mezzo.

(2) Proferisce “grandi cose”,

Ossia parole contro L’Altissimo.     

(2) Si colloca al posto di Dio, facendosi adorare come se fosse Dio.

Perciò diviene avversario di Dio.

(3) Muta i tempi e la legge (i dieci comandamenti e il

Calendario delle festività religiose).

(3) Si afferma con potenti segni e prodigi (miracoli di menzogna)

tra coloro che non amano la verità.

(4)Perseguita fino all’estremo i santi dell’Altissimo                                          

 Per tre anni e mezzo.

(4) Si afferma e rafforza il suo potere in coincidenza con i tempi

di apostasia (allontanamento dalla vera fede).

(5) Perderà il dominio e sarà distrutto quando i santi

Dell’Altissimo riceveranno il regno.

(5) Il Signore distruggerà l’empio con il soffio della sua bocca,

lo annienterà con l’apparizione della sua venuta.

Come si potrà notare, la descrizione si riferisce allo stesso personaggio, e per maggior conferma, basta che si consultano le pagine della storia, e di ciò che ha fatto l’inquisizione, riempiendo le piazze di tutta l’Europa di roghi e di cadaveri, e si avrà la conferma di quanto abbiamo illustrato.

Prima di concludere, sulle profezie di Daniele , voglio ricordare il motivo per cui ho aperto questa parentesi; ed il motivo era d’illustrare la potenza terrena di Satana, simbolizzata nelle sette teste del dragone, le corone, sulle teste,  e le sue corna.

In sostanza Daniele vide quattro bestie, il leone alato, una testa, l’orso, con tre costole in bocca una testa, il leopardo, con quattro ali d’uccello, quattro teste, e la quarta bestia una testa; più quelle delle bestie precedenti, fanno sette. Infatti Daniele dice: che alle altre bestie il potere è tolto, e gli fu concesso un prolungamento di vita, per un tempo determinato.

Perché questo potere passerà alla quarta bestia; ora questa bestia che opererà fino al tempo della fine, è destinata ad essere uccisa, e il suo corpo è destinato ad essere distrutto col fuoco. Daniele: 7 / 11 – 12. Cosa confermata in Apocalisse: 19 / 20 – 21.

Ora Daniele, vede queste potenze terrene di Satana che dovevano susseguirsi una dopo l’atra, mentre Giovanni, a suo tempo, vede la quarta bestia all’apice del potere del suo tempo, con sette teste e dieci corna, e le corone sulle teste, facendo parte d’un potere unico, quello del gran dragone rosso.

Questo si fermò davanti alla donna che stava per partorire, affin di divorarne il figliuolo, quando l’avrebbe partorito. Ed ella partorì un figliuol maschio, che ha da reggere tutte le nazioni con verga di ferro; e il figliuol di lei fu rapito presso Dio ed al suo trono. E la donna fuggì nel deserto, dove ha un luogo preparato da Dio, affinché vi sia nutrita per milleducentosessanta giorni. Versetti, 4 – 6.

La prima domanda, che sorge spontanea è: Chi è il Figliuol maschio partorito dalla donna?

A questa domanda si prestano diverse interpretazioni, e la più generiche di queste, dice: Che il figliuol maschio è Gesù. Effettivamente alcuni passi sembrano dimostrarlo; visto che le Scritture dicono: Che ha da reggere tutte le nazioni con verga di ferro, (vs. 5 ). E Isaia profetizza dicendo: Poiché un fanciullo ci è nato, un figliuolo ci è stato dato, e l’imperio riposerà sulle sue spalle. Isaia: 9 / 5.

E il libro dell’Apocalisse , parlando di Gesù, il fedele è verace, dice che ha da reggere le nazioni, con verga di ferro. Apocalisse: 19 / 11 – 15. Questo testo, si rifà a quello messianico, del salmo: 2 / 7 – 9, che dice. Io spiegherò il decreto; L’Eterno mi disse: Tu sei il mio figliuolo, oggi io t’ho generato. Chiedimi, io ti darò le nazioni per tua eredità e l’estremità della terra per tuo possesso. Tu le fiaccherai con uno scettro di ferro; tu le spezzerai come un vaso di vasellaio.

Che i testi, sopra citati, tranne il vs. 5, del testo che stiamo esaminando, si riferiscono a Gesù, è fuori ogni dubbio; ma se consideriamo, che anche il vs. 5, si riferisce a Gesù, com’è opinione di tanti, bisognerà rispondere a due domande, che ne nascono di conseguenza.

La prima, è: Se la donna, ossia  la chiesa è sposa di Cristo, può partorire essa stessa il suo sposo? Non è assurda e illogica l’ipotesi?

La seconda, è: Essendo opinione comune che la chiesa nasce alla pentecoste, come poteva partorire Gesù, anche solo simbolicamente, che nasce trentatré anni e mezzo prima?

A questa obiezione, qualcuno risponde dicendo; che l’intero popolo eletto, sia esso del Vecchio Patto che del Nuovo Patto fanno parte della chiesa, perché la chiesa ebbe inizio, fin da Adamo ed Eva, una volta che questi uscirono dall’Eden.

A mio parere questa risposta è alquanto azzardata, e a sua volta si trova in contrasto con altri testi delle Scritture. Ad esempio: Gesù, dopo che Pietro, gli rese testimonianza che egli era il Figliuol dell’Iddio vivente, gli dice: Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa. Matteo:16 / 16 – 18. Gesù, non dice, continuerò ad edificare, come se l’edificio simbolico fosse già in costruzione, ma dice , edificherò, parlando al futuro, anche se sarebbe stato prossimo. 

Inoltre Gesù, parlando di Giovanni Battista dice: Fra i nati di donna non ve n’è alcuno maggiore di Giovanni; però, il minimo nel regno di Dio è maggiore di lui. Luca: 7 / 28.

Con queste parole, Gesù ci fa capire, la diversità dei ruoli, che avevano i santi dell’Antico Patto, sotto la Legge; e quelli del Nuovo Patto sotto la Grazia, e la diversità dei premi, dei primi, che saranno costituiti dalla Chiesa trionfante è Glorificata insieme al suo sposo, principi per tutta la terra. Salmo: 45 /16. Per i secondi, che faranno parte della Chiesa trionfante e glorificata, la natura divina come il suo sposo Cristo Gesù., 1 Corinzi: 15 / 49 – 58.

Per correttezza, dobbiamo elencare ancora un’interpretazione, intorno al figliuol maschio, partorito dalla donna; alcuni studenti della Bibbia, abbarbicati intorno alle idee Russelliste, dicono: Che questo sia la falsa chiesa, chiamata babilonia, che nasce da quella vera, o addirittura il regno di Satana. Certo che l’ipotesi è molto fantasiosa, perché si dovrebbe spiegare come mai Satana il Dragone antico, vuol distruggere un’organizzazione da lui voluta è creata apposta per disorientare ed allontanare le creature dal Creatore? Con quest’opinione, ci metteremo al posto di quei farisei, che nell’opposto dicevano che Gesù cacciava i demoni con l’aiuto di: Beel zebub, ed a cui Gesù disse: E se Satana caccia Satana, egli è diviso contro sé stesso; come dunque potrà sussistere il suo regno? Matteo: 12 /  24 – 26.

Quindi, ritornando al testo in esame, noi diciamo che il figliuol maschio partorito dalla donna è: La Progenie d’Abramo, non secondo la carne, ma secondo lo Spirito Santo. Infatti Iddio fa questa promessa ad Abramo: E tutte le nazioni saranno benedette nella tua progenie, perché tu ha ubbidito alla mia voce. Genesi:22 / 18.

Ora l’Apostolo Paolo ci dà le necessarie delucidazioni in merito a questa progenie dicendo: Or le promesse furono fatte ad Abramo e alla sua progenie. Non dice: << E alle progenie >>, come se si trattasse di molte; ma, come parlando di una sola, dice: < E alla tua progenie >, ch’ è Cristo. E se siete di Cristo, siete dunque progenie d’Abramo; eredi secondo la promessa. Galati: 3 / 16 – 25 – 29.

Quindi la progenie, è Cristo = Unto, tutto intero, capo è corpo; ora se Gesù è il capo, la Chiesa, n’è il corpo, perché rivestita d’esso.

Ora qui noi parliamo della Chiesa glorificata e trionfante, i cui nomi nuovi, li conosce solo Gesù e il Padre celeste, e colui che lo riceverà. Apocalisse: 2 / 17. Il mondo la conoscerà solo quando trionfante regnerà sulla terra insieme al suo sposo, poiché saranno manifestati come giudici. 1 Corinzi: 6 / 2 – 3.

Parlando di questi, è del regno che apporteranno sulla terra, Gesù risponde a dei farisei che lo interrogarono in merito al regno di Dio, dicendo: Il regno di Dio non viene in maniera da attirar gli sguardi; né si dirà: Eccolo qui, o eccolo là; perché ecco, il regno di Dio è dentro di voi. Luca: 17 / 20 – 21.

Quindi nella chiesa militante, la donna, c’è la Chiesa trionfante che è raffigurata nel figliuol maschio = progenie; ed è questa che vuol divorare, il serpente antico, ma questi sono conosciuti solo da Gesù e il Padre Celeste, e saranno manifestati solo al ritorno di Cristo; perciò, il figliuol maschio è simbolicamente rapito, presso a Dio e al suo trono, dimostrazione pratica che la speranza della Chiesa trionfante è celeste.

E Paolo stesso dice:  Abbiate l’animo alle cose di sopra, non a quelle che son sulla terra; poiché voi moriste, e la vita vostra e nascosta con Cristo in Dio. Quando Cristo, la vita nostra, sarà manifestato, allora anche voi sarete con lui manifestati in gloria.  Colossesi: 3 / 2 – 4.

E inoltre, parlando ancora della cittadinanza celeste dice: Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli, d’onde anche aspettiamo come Salvatore il signore Gesù Cristo, il quale trasformerà il corpo della nostra umiliazione rendendolo conforme al corpo della sua gloria, in virtù della potenza per la quale egli può anche sottoporsi ogni cosa. Filippesi: 3 / 20 – 21.

Ora se, è detto, che Gesù reggerà con verga di ferro le nazioni della terra, in virtù della potenza, per la quale egli può anche sottoporsi ogni cosa, alla Chiesa glorificata è trionfante, che è il corpo di Cristo, formata da membri che hanno perseverato fino alla fine, è fatta la stessa promessa.

 

Infatti Gesù dice: E a chi vince e persevera nelle mie opere sino alla fine io darò podestà sulle nazioni, ed egli le reggerà con una verga di ferro frantumandole a mo’ di vasi d’argilla; come anch’io ho ricevuto potestà dal Padre mio. Apocalisse: 2 / 26 – 27.

E a conferma di questo, la profezia di Daniele esaminata prima dice: E il regno e il dominio e la grandezza dei regni che sono sotto tutti i cieli saranno dati al popolo dei santi dell’Altissimo; il suo regno è regno eterno, e tutti i domini lo serviranno e gli ubbidiranno. Daniele: 7 / 27.

E per concludere intorno al figliuol maschio, partorito dalla donna, che Satana era così ansioso da poterlo divorare, per giusta sua ragione; perché Satana sapeva fin dall’inizio, ciò che fu sentenziato, che la progenie gli avrebbe schiacciato il capo. Genesi: 3 / 15.

Quindi la progenie, capo e corpo, Cristo e la sua sposa, avrebbe distrutto il serpente. E Paolo conferma dicendo: E l’Iddio della pace triterà tosto satana sotto ai vostri piedi. La grazia del Signor nostro Gesù Cristo sia con voi. Romani: 16 / 20. Ora avendo compreso chi è, il figliuol maschio partorito dalla donna = chiesa militante, continuiamo l’esegesi del testo, esaminando i vs. da 7 – 9, che dicono:

E vi fu battaglia in cielo; Michele e i suoi angeli combatterono col dragone, e il dragone e i suoi angeli combatterono, ma non vinsero, e il luogo loro non fu più trovato nel cielo. E il gran, il serpente antico, che è chiamato Diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furono gettati gli angeli suoi.

In questi versetti, abbiamo due protagonisti, e rispettivi eserciti, uno chiamato Diavolo e Satana, sappiamo chi è, perché n’è abbiamo parlato ampiamente fino ad ora, per cui non c’è bisogno d’altri commenti.

Ma poco sappiamo di Michele o Micael, che significa:” Chi è come Dio? “

Si noti la forma interrogativa di tale nome, che si risolve in una negazione.

Perché la risposta è: Nessuno, perché l’Eterno è l’Iddio Unico. Alcuni però, omettendo la forma interrogativa della frase, riportano “ Colui che è come Dio, per concludere semplicisticamente, che Michele è Gesù, e quindi Dio.

Questa è la tesi di molti studenti della Bibbia, tra cui i testimoni di Geova. Liberazione cap. XI ediz. 1926 – Rivelazione cap. 27 ediz. 1988. Aurora, del: Dawn Bible Students Association Genn. – Febbr. 2010 Pag. 6.

Se così fosse, dovrebbero spiegare come fanno ad insegnare l’unicità di Geova e predicare contemporaneamente contro la Trinità di Dio!                                                        

In Daniele: 12 / 1. Micael viene definito: Il gran capo, incaricato da Dio, ad aver cura e difendere i figliuoli d’Israele. Sempre  in Daniele: 10 / 13. Viene definito” un dei primi capi”, e al vs. 21, dello stesso capitolo “ vostro capo” altre versioni al posto di capo, riportano “ Principe “.

Micael, è nominato spesso anche nei libri apocrifi della tradizione ebraica, che il lettore interessato può consultare. Rotoli del Mar Morto, I Q M. Regola della guerra. IX / 16. Apocrifi dell’Antico Testamento. Enoc: XX / 5.

Libro dei segreti di Enoc: XXII / 6.

Micael è dunque “ uno dei primi Principi” e perciò esercita la sua azione a livello di “ principato”. Infatti Paolo tracciando il quadro delle gerarchie celesti, nomina: Troni, Signorie, Principati e Potestà. Colossesi: 1 / 16. Autorità. Efesini: 1 /  21. Altri gradi della gerarchia celeste sono: Cherubini, Salmo: 80 / 1.Ezechiele: 9 / 3. Serafini, Isaia: 6 / 2 – 6. Arcangeli, Giuda: 9.

1 Tessalonicesi: 4 / 16. Angeli, Luca: 12 / 8 – 9.

Quindi Micael, esercita il suo potere , a livello di principato, non è quindi Gesù, ma gli è sottoposto. Efesini: 1 / 20 – 23.

Fatta questa premessa, dobbiamo dire che Paolo, afferma che il Signore Gesù, è : al di sopra di ogni principato e autorità e potestà e signoria, e d’ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello a venire. Efesini: 1 / 21. Pertanto Micael non è Gesù, e quest’ultimo gli è sottoposto come tutte le altre creature celesti.

Ora veniamo alla battaglia in cielo, di cui già conosciamo l’esito; è già stata combattuta? Oppure deve essere ancora combattuta? E se è stata combattuta, quando è avvenuta questa battaglia?

Qualcuno dice, che deve essere ancora combattuta, e a sostegno di quest’ipotesi cita il testo di Giovanni che dice: Figlioletti miei, io vi scrivo queste cose affinché non pecchiate; e se alcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre, cioè Gesù Cristo, il giusto; ed egli è la propiziazione per i nostri peccati; e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo. 1 Giovanni: 2 / 1 – 2.

Con questo testo, si verrebbe alla conclusione, che avendo un avvocato difensore presso il Padre, Satana ha, ancora la potestà, di accusare gli eletti, portandosi dinnanzi all’Eterno, per accusare gli eletti di Dio.

Innanzitutto non dobbiamo dimenticare, che la chiesa militante è ancora sulla terra, e tra questi ci sono ancora gli eletti, quindi grano e zizzanie crescono insieme, come pecore e capre, gli eletti li conosce solo il Signore; (è non qualche società, come la Torre di Guardia, che dice: Nel 1976 gli eletti, erano, 10.187, Perché, solo questi parteciparono agli emblemi del pane e del vino, nella cena del Signore. Dal libro di questa Società, Il Nostro Prossimo Governo Mondiale Il Regno Di Dio, cap. IX / 14. Oppure la chiesa di Roma, che li sceglie dopo un processo canonico).

Perciò, ci è detto: Sii fedele fino alla morte, e io ti darò la corona della vita. Apocalisse: 2 / 10. L’Apostolo Paolo, quando sentiva che la sua fine era prossima, scrisse  quest’ultima lettera a Timoteo, che è come un testamento spirituale dicendo: Quanto a me io sto per esser offerto a mo’ di libazione, e il tempo della mia di partenza e giunto, io ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbata la fede; del rimanente mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione. 2 Timoteo: 4 / 6 – 8. Queste parole, di Paolo confermano il testo citato prima dell’Apocalisse; giungere al traguardo per ricevere il premio. Ma la vita dell’uomo, anche se breve, a volte si rivela lunga e piena d’insidie, e Satana l’adotta tutte, per allontanare le creature dal Suo Creatore e dalla retta via. E anche a chi si sente forte nella fede , Paolo avverte, dicendo: Chi pensa di stare ritto, guardi di non cadere. 1 Corinzi: 10 / 12.

E in questo contesto, che dobbiamo esaminare il testo di Giovanni, che ci dice che abbiamo un avvocato presso il Padre, che è Gesù Cristo, propiziatore dei nostri peccati e di tutto il mondo, che ci soccorre nelle nostre debolezze, perché: L’Eterno sostiene tutti quelli che cadono, e rialza tutti quelli che son depressi. L’Eterno è presso a tutti quelli che lo invocano, a tutti quelli che lo invocano in verità. Salmo: 145 /  14, 18. E il sangue di Gesù, suo Figliuolo, ci purifica da ogni peccato. Se diciamo d’essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da rimetterci i peccati e purificarci da ogni iniquità. 1 Giovanni: 1 / 7 – 9. Ma questo, non deve farci dimenticare il detto dei nostri padri, che dice: Errare human est perseverare est diabolico.

Quindi, il testo di, 1 Giovanni: 2 / 1 – 2, non solo, non è inerente al testo in esame dell’Apocalisse, ma non può confermare che la battaglia in cielo, tra Michele e i suoi angeli, e Satana e i suoi angeli, debba ancora avvenire. La società Torre di guardia, insieme ad altri studenti della Bibbia, dicono invece che questa battaglia, si svolse il: 1914, anno del, Ritorno di Cristo e suo insediamento sul trono.

Come ci arrivano a questa fantasiosa conclusione, cercheremo di farne un breve riassunto. Prendendo come spunto di testo, le parole profetiche di Gesù, che dice: E Gerusalemme sarà calpestata dai Gentili, finché non saranno compiuti i tempi dei Gentili. Luca: 21 / 24. ( NA ) Quando cominciarono e quando finiscono i tempi dei Gentili, profetizzati da Gesù?

Prima di rispondere a questa domanda, e giusto stabilire, i tempi dei Gentili!

Per far ciò, prendono: Levitico:26 / 3, 12, 14, 17, 23, 24, 27, 28, da qui si stabilisce che sono sette tempi. Per illustrare meglio il concetto, prendono anche il Cap. 4 di Daniele, dove si parla del sogno del grande albero fatto da Nabucodonosor, e dei sette anni che dovevano passare sulla sua persona affinché riconoscesse che l’Altissimo domina sul regno degli uomini. Anche se questo fatto, riguardava esclusivamente al re di Babilonia, si estrapolano questi sette tempi per applicarli al popolo d’Israele. Ma andiamo avanti.

Quanti sono sette tempi? Calcolati i sette tempi in sette anni  lunari, di 12 mesi di 30 giorni =  360 giorni per sette = 2520 anni. Ora Ezechiele dice: T’impongo un giorno per ogni anno, Ezechiele:4 / 6. Quindi si stabilisce che i tempi dei Gentili, hanno una durata di : 2520 anni. Ma quando Cominciarono?

Anche qui, per poter stabilire la data di partenza, si va a ritroso, nel tempo, Come se l’Altissimo non abbia un ordine nelle cose; ma per amor dell’argomento andiamo avanti. Il testo citato come base d’inizio per i tempi delle nazioni è, Ezechiele: 21 / 30 - 32, che dice: E tu, o empio, dannato alla spada, o principe d’Israele, il cui giorno e giunto al tempo del colmo dell’iniquità; così parla il Signore, l’Eterno; la tiara sarà tolta, il diadema sarà levato; tutto sarà mutato; ciò ch’è in basso sarà innalzato; ciò che ch’è in alto sarà abbassato. Ruina! ruina! Ruina! Questo farò di lei; anch’essa non sarà più, finché non venga colui a cui appartiene il giudizio, e al quale Io lo rimetterò. I fatti a cui si riferiscono questo testo, è l’ultimo re di Giuda, Sedekia, e la sua detronizzazione da parte del re di Babilonia; lei, e la città di Gerusalemme, che sarebbe andata in rovina; colui al quale appartiene il giudizio, è Sciloh, il Messia Cristo Gesù. Genesi: 49 / 10. Che sarebbe venuto, alla fine dei tempi, dove gli ubbidiranno tutti i popoli, e avrebbe edificato di nuovo la tenda di Davide caduta. Geremia: 12 / 15. Atti: 15 / 16.

Quindi la data di partenza è, la caduta di Gerusalemme, e la detronizzazione di Sedekia. E questo sarebbe avvenuto, secondo questi, nel 606 A. C. facendo questo calcolo, in base alla profezia di Geremia, in merito a questi avvenimenti, che dice: E tutto questo paese sarà ridotto in una solitudine e in una desolazione, e queste nazioni serviranno il re di Babilonia per settant’anni. Geremia:25 / 11. Ora l’editto di Ciro re di Persia, che stabiliva che gli esiliati a Babilonia potessero tornare nella loro patria, fu fatto nel: 536, 2 Cronache:36 / 22 -23. Quindi, 536 + 70 = 606, data d’inizio dei tempi delle nazioni. Ora sommando, 606 + 1914 = 2520  fanno gli anni della fine dei tempi dei Gentili, il ritorno di Cristo, la battaglia in cielo e l’inizio del regno di Cristo e della chiesa.

Per il lettore più esigente, che vuole approfondire di più questa teoria, gli consigliamo di leggersi i seguenti testi. Il Tempo è Vicino studio IV. Liberazione cap. XI ediz. 1926. Luce vol. I cap. VIII, ediz. 1930. Vita Eterna nella Libertà Dei Figli di Dio, p. XIII, ediz. 1966. Rivelazione, cap. 27 ediz. 1988. Dimostrare che queste sono tutti fantasticherie, non ci va tanto, non bisogna dimenticare che la Società Torre di Guardia, anche se dice che il suo corpo direttivo e spinto dallo Spirito Santo, ogni tanto deve cambiare la sua linea teologica, rimodernandola agli eventi. Il fondatore e primo presidente, il Pastore, Charles Taze Russell, annunciava non un imminente ritorno di Cristo, ma la presenza dal 1874 invisibile del Signor Gesù sulla terra, e la risurrezione sempre invisibile della chiesa, e un periodo di 40 anni, di mietitura, che andava fino al 1914, dove i santi viventi rimasti sarebbero stati trasformati e rapiti. Dopo tale data, alcuni fratelli chiesero al pastore:

“Ma, fratello Russell, qual è il vostro pensiero in riguardo al nostro cambiamento? Non foste deluso che esso non sopraggiunse secondo le vostre previsioni? “ Rispondiamo, no; noi non fummo delusi. Due anni fa indicammo sulla Torre di Guardia di non ritenere che il cambiamento avrebbe avuto luogo nell’ottobre del 1914. Ma, fratelli chi di voi e nella giusta attitudine verso Dio non è deluso in riferimento a nessuno dei suoi ordinamenti. Noi vi auguriamo che ciò sia un fatto compiuto, comunque, noi rimanemmo in attesa di cose inesatte nell’ottobre del 1914. Ed allora fummo contenti che il Signore non modificò il suo piano per compiacere noi “.

Watch Tower and Herald of Crist’s  Presence “ febbraio 1916, pag. 38 / 40. Articolo” tjpical experiences  of  Elijah and Elisha.

Le parole del fratello Russell, non hanno bisogno di commento peccato che i suoi successori non le hanno ascoltate, perché insegnava ancora: Quantunque molte cose  possano pervenire al nostro udito, sotto forme di profezie, o discorsi pubblici, il popolo di Dio deve gradualmente impararsi, a non ricevere ciò che ode senza un dovuto esame e critica; dovrebbe provare tutto ciò che ode, ed esercitare un discernimento spirituale se il detto è logico e scritturale, o se è una pura congettura e sofisticheria. Dovrebbe provare  ciò che ode, e ritenere ciò che sopporta la prova della Parola divina, e che dimostra essere in armonia con lo Spirito Santo; e prontamente rigettare tutto ciò che non  può resistere a queste prove.

Dalla Manna Celeste giorno 18 agosto.

Ascoltando questo consiglio, incominciamo col dire  che Gesù pur fissando un tempo dei Gentili non ci dice n’è quando inizia, n’è quando finisce, n’è quanto dura. Ai discepoli che gli chiesero: Dicci: quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine dell’età presente? Gesù rispose: Ma quant’è a quel giorno ed a quell’ora nessuno li sa, neppure gli angeli dei cieli, neppure il Figliuolo, ma il padre solo. Matteo: 24 / 3, 36.

Inoltre, Israele, stretta da due potenze, a nord L’ Assiria e a sud Ovest l’Egitto, fu presto tributaria dell’una o dell’altra, molto tempo prima di Sedekia. 2 Cronache:28 / 23.- 36 / 1 – 4. L’anno 606 non è la caduta di Gerusalemme, per mano dei Babilonesi, sotto Sedekia; ma il 587, basta consultare un qualsiasi libro di storia, nel 606 regnava a Babilonia ancora Nabopolassar Padre di Nabucodonosor. L’anno 606 si riferisce alla prima deportazione, fatta da Nabucodonosor, ancora principe, al tempo di, Joiakim, 2 Cronache: 36 / 5 – 10. I settant’anni, se si legge bene il testo di Geremia si riferiscono, alla servitù a Babilonia e non alla distruzione della città. L’editto di Ciro, e il ritorno degli esuli, implicava la ricostruzione del tempio e non della città che sarà dato più tardi da Artaserse. Nehemia:2 / 1 – 9.

 Nel 1914 la Palestina era sotto l’Impero Ottomano, nella prima guerra mondiale, l’Impero Ottomano, fu a fianco degl’imperi centrali, che otre alla sconfitta, subirà la sorte dei vinti. L’Inghilterra, era favorevole alla creazione di due stati in Palestina, Uno Ebraico e uno Palestinese; questo e quanto dichiarò il ministro degli esteri Britannico, Lord Arthur  Balfaur, nel novembre del 1917. Nel 1920 la Società delle Nazioni mette formalmente sotto l’amministrazione Britannica la Palestina. In Palestina, tra il 1936 / 39, ci sarà un terrorismo indiscriminato contro gli Ebrei, con centinaia di morti, nel 1939, gli Inglesi impongono restrizioni  sia all’emigrazione di Ebrei verso la Palestina, che all’acquisto di nuove terre. Dopo di che ci sarà la Shoah, il 14 Maggio del 1948 scade il mandato Britannico sulla Palestina, e il 15 Maggio sarà proclamato lo stato d’Israele, secondo le risoluzioni dell’ONU, ci saranno subito delle guerre, tra Israele e i Palestinesi sorretti dalle nazioni arabe. !948 – 1956 – 1967 – 1973. Gerusalemme sarà completa sotto l’amministrazione d’Israele, solo con la guerra dei sei giorni del 1967.

Nel maggio del 1964 i Palestinesi si radunarono a Gerusalemme est sotto amministrazione Giordana per scrivere una loro carta, con trentatré articoli, più volta modificati; questa era quasi una costituzione.

L’articolo 19 così recita: La spartizione della Palestina nel 1947 e la creazione dello Stato D’Israele sono illegali fin dalle origini perché contrarie alle aspirazione del popolo Palestinese.

Attualmente sono in guerra, perché i Palestinesi pur accettando alcune risoluzioni ONU, reclamano Gerusalemme come capitale del loro Stato.

Attualmente Israele, subisce continui attentati che provocano morti da ambedue le parti, Palestinesi ed Ebrei, ed è circondata da Nazioni ostili, che vede in lei la punta di diamante Americana in Medio Oriente, e poiché questi non sono visti di buon occhio per il loro operato, odiano altresì Israele.

Alla luce di questi avvenimenti e di quelli che seguiranno, possiamo dire: che i tempi dei Gentili predetti da Gesù in merito a Gerusalemme terminarono il 1914 ? Se la risposta è affermativa, significa che siamo ciechi; inoltre dobbiamo porci una serie di domande, e sono: Se sono finiti i tempi dei Gentili, Cristo è tornato per riedificare la tenda di Davide com’è predetto Dov’è? Dov’è la restaurazione d’Israele? Zaccaria: 12 / 8 – 9.  8 / 23. Dov’è il regno di Dio, e forse quello che stiamo vivendo? E perché continuiamo a pregare ed anelare per quel regno? Matteo: 6 / 10.  Perché continuiamo a ricordare la morte di Cristo, per mezzo del suo memoriale, 1 Corinzi: 11 / 26. La risposta la lascio al giudizio del lettore.

Noi continuiamo l’esegesi del testo dell’Apocalisse, per stabilire quando vi fu la battaglia in cielo.

 

Fissiamo innanzitutto l’infame ruolo del Diavolo, che era: Calunniatore ed accusatore, e questo lo abbiamo visto all’inizio di questo studio, che impudentemente, si presentava davanti all’Altissimo, ma per far cosa? L’accusatore dei nostri fratelli, che li accusava dinanzi all’Iddio nostro, giorno e notte, vs. 10. Ma come hanno potuto vincere questi? E Michele ed i suoi angeli, per poterlo buttare giù?

A cagion del sangue dell’Agnello. Dice il testo, vs. 11. Quindi una volta pagato il prezzo del riscatto per la redenzione dell’uomo, l’infame ruolo di Satana presso Dio è venuto meno ed egli è stato scacciato dal cielo.

“ Chi accuserà gli eletti di Dio? “ Dice infatti Paolo: Iddio è quel che li giustifica. Chi sarà quel che li condanni? Cristo Gesù è quel che è morto.

Romani: 8 / 33.

E Satana sconfitto fu gettato giù, con gran furore, perciò e detto: Guai a voi o terra, o mare! Perché il diavolo è disceso a voi con gran furore, sapendo di non avere che breve tempo. Vs. 12. E Pietro ci mette in guardia dicendo: Siate sobri, e vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno a guisa di leon ruggente cercando chi possa divorare. 1 Pietro: 5 / 8

Infatti, dopo la sconfitta di Satana, ci è detto: Ora è venuta la salvezza e la potenza ed il regno dell’Iddio nostro, e la potestà del suo Cristo. Vs. / 10. E Gesù stesso dice: Ogni podestà m’è stata data in cielo e sulla terra. Matteo: 28 / 18.  Perciò possiamo concludere che la battaglia in cielo, tra Michele ed i suoi angeli, e Satana e i suoi angeli, fu combattuta, quando il Signore Gesù esalando l’ultimo respiro, disse: E’ compiuto! Giovanni: 19 / 30. Matteo: 27 / 51. Gesù, dopo aver pagato con il suo prezioso sangue, la redenzione dell’uomo, non entra in un santuario fatto da man d’uomo, ma nel cielo stesso, per presentarsi davanti al cospetto di Dio, per noi. Ebrei: 9 / 24.

Perché la battaglia in cielo, non è potuta avvenire prima della morte di   Gesù? Perché Gesù, pregustando la sconfitta di Satana, dice ai settanta discepoli che aveva mandato a predicare l’evangelo del regno, e che meravigliati tornarono a Gesù dicendo: Signore, anche i demoni ci sono sottoposti nel tuo nome. Ed egli disse loro: Io mirava Satana cader dal cielo a guisa di folgore.

Luca: 10 / 17 – 18. Gesù profeticamente predice ciò che sarebbe accaduto da lì a poco tempo; ossia la battaglia in cielo. Perché la battaglia in cielo, non poteva avvenire dopo tempo, dalla morte di Gesù ? Se notiamo il vs. 18 dice: E si fermò sulla riva del mare. Parlando del Dragone; ora il cap. 13, comincia dicendo: E vidi salir dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, e sulle corna dieci diademi, e sulle teste nomi di bestemmia. E la bestia ch’io vidi era simile a un leopardo, i suoi piedi eran come d’un orso, e la sua bocca come bocca di leone; e il dragone le diede la propria potenza e il proprio trono e grande podestà. Apocalisse: 13 / 1 – 2. Ora il mare da cui esce questa bestia, denota il potere universale, su cui opera Satana, infatti le acque, simboleggiano, popoli moltitudini nazioni e lingue. Apocalisse: 17 / 16. Giovanni precisa, che questa bestia ha sette teste e dieci corna, come il Dragone del cap. precedente, ma ha anche in comune la rassomiglianza, con le tre prime bestie viste da Daniele, e che uscivano dal mare. Il Dragone gli da il proprio trono, potenza e grande potestà. Un particolare importante, è, che le corone o diademi, non sono più sulle teste, ma bensì sulle corna, siamo perciò nella fase del dominio delle dieci corna. Ossia sotto i Regni Romano Barbarici prima e Sacro Romano Impero dopo. Un cambiamento del tempo lo potremo notare anche, in Apocalisse: 17 / 3. Dove potremo notare che le corone o diademi scompaiono del tutto, quindi siamo in un tempo in cui non ci sono più regnanti, ma democrazie repubblicane, e dove queste rimangono, come quella Inglese, ad esempio, regna ma non governa. In questa bestia, riscontriamo dei nomi di bestemmia sulle teste, cosa che non troviamo sulle teste del Dragone nel cap. 12 di Apocalisse; ma lo riscontriamo nel piccolo corno, visto nella quarta bestia di Daniele, che aveva la bocca che proferiva parole contro l’Altissimo. Daniele: 7 / 25.

Quindi la fase di tempo in cui avviene la battaglia in cielo, è quello sotto l’impero Romano.

Ma dov’è la differenza tra la Roma pagana, e la Roma cristiano – papale?

Questa! La Roma pagana dominò il mondo d’allora con la giurisprudenza, con il diritto, con ferree leggi, che le sue legioni facevano osservare alle nazioni a loro sottoposte.  ( 1 )

La Roma papale, dominò successivamente il mondo, con il diritto canonico, con i canoni dei decreti conciliari, con le bolle e le scomuniche , che facevano tremare i sovrani d’Europa, la cui osservanza era affidata a legione di frati, monache è prelati, organizzati in ordini religiosi.

L’Imperatore Romano era anche “ Pontifexs Maximus”. Del paganesimo ed era adorato come un dio, vi erano templi dedicati al dio cesare, con sacerdoti, che svolgevano la loro attività, con sacrifici, riti e cerimonie varie.

I vescovi della Roma cristiana, si appropriarono anche di quel titolo, presentandosi come Pontefici Massimi della nuova fede, come tanti cristi in terra, dispensatori unici della grazia divina, come fare o rimuovere santi a loro piacimento.

A questo punto penso che tutte questi chiarimenti, ci abbiano fatto capire che la battaglia in cielo fu combattuta, dopo la morte di Gesù, col pagamento del ricatto per la redenzione dell’umanità; e sotto l’Impero Romano.

Riprendiamo l’esegesi del testo per concluderne l’esame. E quando il dragone si vide gettato sulla terra, perseguitò la donna che aveva partorito il figliuolo maschio. Ma alla donna furono date le due ali della grande aquila affinché se ne volasse nel deserto, nel suo luogo, dove e nutrita un tempo, dei tempi e la metà d’un tempo, lungi dalla presenza del serpente. E il serpente gettò dalla sua bocca, dietro alla donna, dell’acqua a guisa di fiume, per farla portar via dalla fiumana. Ma la terra soccorse la donna; e la terra aprì la sua bocca e inghiottì il fiume che il dragone avea gettato fuori dalla propria bocca, E il dragone si adirò contro la donna e andò a far guerra col rimanente della progenie d’essa, che serba i comandamenti di Dio e ritiene la testimonianza di Gesù. Vs. 13 – 17.

La donna = la chiesa militante fugge nel deserto, con le due ali, della grande aquila; questo è un modo simbolico, per indicare che la donna e sotto la protezione dell’Altissimo, come fu il popolo d’Israele. Esodo: 19 / 4. Deuteronomio: 32 / 9 – 12. Isaia: 40 / 31. Ma il deserto è un luogo arido e  in vivibile, eppure, e qui che è stato preparato un posto per lei, dove sarà nutrita per 1260 giorni.

Cos’è il deserto per la chiesa militante; se non il mondo in cui vive, un mondo arido, lontano da Dio, che continua ad allontanarsi dal suo Creatore, un mondo che sotto l’influenza del maligno, perde del continuo quei valori spirituali e morali, che caratterizzavano l’uomo a immagine e somiglianza di Dio, Genesi: 1 / 26 – 27.  Un mondo che va verso la sua catastrofe. È in questo mondo che la chiesa vive pur non facendo parte di questo mondo, perché cittadini d’una patria celeste. Giovanni:17: 14 – 17. Filippesi: 3 / 20, e Gesù prega per la sua chiesa, affinché il Padre la preserva dal maligno, ed egli è certo che il Padre lo farà, perché con certezza dice. Che le porte dell’Ades non la potranno vincere. Matteo: 16 / 18.

La donna nel deserto sarà nutrita per 1260 giorni, che sono giorni profetici, equivalenti a 1260 anni = un tempo dei tempi e la metà d’un tempo, come ci vengono indicati da: Ezechiele: 4 / 4 – 6. Perché è impensabile, che si tratti di giorni solari. E un esempio l’abbiamo, in Apocalisse: 2 / 10. Dov’è predetto alla chiesa del periodo di Smirne, una tribolazione di dieci giorni, Quelli si riferivano alla persecuzione indetta dall’Imperatore Diocleziano, che durò appunto dieci anni. Cominciata nel 303 e finita nel 313 con l’editto di Milano con Costantino e Licino. Questi tempi della donna nel deserto, coincidono con gli stessi tempi della persecuzione del piccolo corno con occhi e bocca, della quarta bestia vista da Daniele: 7 / 25. Questo ci permette d’individuare in grandi linee, il tempo di maggior persecuzione di Satana attraverso i suoi poteri terreni, alla chiesa.

Certo è, che l’Impero Romano perseguitò il nascente cristianesimo, ma queste persecuzioni furono blande e sporadiche, perché  Roma in linea generale assicurava il pieno esercizio di culto a tutte le religioni dell’Impero che si lasciavano integrare nel suo sistema. Il cristianesimo non accettò la libertà a quel prezzo, non accettò di sacrificare il Regno di Dio per il Regno di Cesare e ne subì le conseguenze. E Giovanni non si meraviglia per le persecuzioni della Roma Imperiale, ma bensì per la Roma papale, Apocalisse: 17 / 6. Meraviglia dal fatto che queste persecuzioni, erano scatenate in nome di Dio e di Gesù. Infatti Gesù stesso dice: l’ora viene che chiunque v’ucciderà, crederà di offrir servigio a Dio. Giovanni: 16 / 2 – 3.

Queste persecuzioni avrebbero avuto una durata di 1260 anni. Dare una data all’inizio di questi anni, non è facile, anche perché il piccolo corno nasce gradualmente dalla quarta bestia, e la sua gestazione è alquanta lunga e laboriosa. Perciò, pensiamo che come data d’inizio si possa prendere il 607, anno in cui Bonifacio III, approfittando del dissidio insorto tra il patriarca di Costantinopoli e l’Imperatore Foca, chiede a quest’ultimo che la chiesa di Roma venisse considerata la prima di tutte le chiese. Richiesta che fu soddisfatta. Ecco come il “ Liber Pontificalis “ riporta la notizia.

“ Ottenne che l’imperatore Foca facesse un editto in cui dichiaratasi che la sede dell’apostolo S. Pietro era la prima di tutte le chiese e che la sede costantinopolitana pretendeva senza ragione di essere la prima di tutte le altre “. ( Questa citazione è tratta dalla “ Storia dei Papi “ di Agostino Saba, pag. 260, II ediz. Torino 1957. )

Il suo predecessore Gregorio I, considerava invece l’idea del primato, come qualcosa di diabolico, e perciò volle definirsi: Servo dei servi di Dio.

Ora aggiungendo i 1260 giorni profetici, al 607, ci troviamo nel 1867, cosa accade da lì in poi, è poco prima?

La fine del secolo precedente, vide delle rivoluzioni, ( il rovesciamento e la sostituzione dell’ordinamento esistente, con un altro), a questo stato di cose non si giunse in modo indolore, ma con guerre fratricide. La rivoluzione Americana, terminò col taglio del cordone ombelicale con la madrepatria, l’Inghilterra. Quella francese, al grido: Libertà, Uguaglianza e Fraternità, invase tutta l’Europa, portando una ventata di libertà e di anticlericalismo, nei cuori delle persone, che per secoli, avevano visto nella nobiltà e nel potere clericale, il male di tutti i loro problemi. I gesuiti, che era considerato l’esercito del papa, perché con i loro voti solenni, confermavano la loro cieca e assoluta obbedienza al papa, venivano cacciati da varie parte d’Europa. Questo a causa della loro ingerenza politica, negli stati dov’erano presenti. Tanto che il papa, Clemente XIV soppresse la compagnia di Gesù, motivandola, con la necessità della pace dei tempi. Verrà, ripristinata il 7 agosto del 1814 da Pio VII. Ma in Italia il vento rivoluzionario, recherà non pochi danni, ai stati in cui l’Italia era allora divisa, e a questo si aggiungeva la necessità impellente dell’unità nazionale e territoriale. A quest’ideale, si dedicheranno molti patrioti Italiani, dando la loro vita; ci sarà l’annessione con dei plebisciti indetti da Cavour, nell’Emilia e Toscana, che verrà a far parte del regno Sardo – Piemontese, nel 1860; cominciano a cadere parti dello stato pontificio. Mentre dal sud, Garibaldi libera l’Italia meridionale, frantumando il regno delle due Sicilie.

Nel frattempo, le truppe piemontesi sconfiggono le truppe pontificie a Castelfidardo, cade anche Ancona. Tra ottobre e novembre del 1860, altri plebisciti, annetteranno al regno Sardo Piemontese, il regno delle due Sicilie, l’Umbria e le Marche. Di conseguenza lo stato pontificio perde ancora territori, ma Roma continuerà ad essere sotto il papato fino al 20 settembre del 1870, quando i bersaglieri Italiani entrano per la breccia di porta pia, malgrado altri tentativi di liberazione fatti prima, da Garibaldi e i fratelli Cairoli. Un plebiscito del 20 ottobre del 1870 suggellerà Roma all’unità d’Italia. Questi sono gli avvenimenti che si verificarono alla fine dei 1260 giorni profetici, la caduta del potere temporale dei papi, e una ventata di libertà della chiesa, che pur essendo sempre nel deserto = il mondo, acquisterà nuove energie e un risveglio missionario per la predicazione del regno di Dio, e portare la testimonianza di Gesù. Che è lo spirito della profezia. Apocalisse: 19 / 10. Ed a questi che Satana rivolgerà la sua attenzione e facendogli guerra, vs. 17 . Ma questi oltre alla protezione dell’Altissimo, hanno un avvocato presso il Padre, che li difende.

Concludiamo l’esegesi del cap. 12 dell’Apocalisse, dicendo che con la battaglia in cielo non è finita la contesa tra l’Altissimo e Satana, la guerra tra il bene ed il male è continua, e due altre importanti battaglie ci saranno. La prima sarà condotta dalla stessa Parola di Dio, Gesù Cristo, ed in questa battaglia, Satana vedrà la distruzione del suo potere terreno, politico e religioso, designati col nome di bestia e falso profeta. Apocalisse: 19 / 11 – 21. Mentre Satana stesso, sarà legato per legato e gettato nell’abisso, affin di non nuocere più, per mille anni. Dopo di che, sarà sciolto per breve tempo e si avrà la battaglia finale, dove sarà distrutto per sempre; insieme a quelli che son con lui, che avrà sedotti, per mezzo del fuoco disceso dal cielo, mentre lui sarà gettato nello stagno di fuoco (simbolico) dove sono anche la bestia e il falso profeta.

Apocalisse: 20 / 1 -  10. Maran- Ata. 

 

Papia                                 

 

Nota bene, Le citazioni Bibliche, sono tratte dalla versione. Riveduta, della società Biblica Britannica e Forestiera, ediz. 1927.

( PA ) Versione Ediz. Paoline.

( NA ) Versione di Fulvio Nardoni.

( GA ) Versione di Monsignor Garofano.